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Quirinarie, ecco i candidati "approvati" dai Cinque Stelle

Bonino, Grillo e Prodi: ecco i dieci nomi scelti dagli iscritti al Movimento Cinque Stelle per la corsa al Quirinale

Quirinarie, ecco i candidati "approvati" dai Cinque Stelle

"Anche ieri sono stati effettuati numerosi attacchi al sito, così come nel giorno precedente, ma non è stato possibile alterare la validità dei voti". È lo stesso Beppe Grillo a dare il timbro di convalida alle rocambolesche "Quirinarie" del Movimento 5 Stelle pubblicando la rosa dei dieci nomi scelti per la corsa al Quirinale (leggi il blog). Emma Bonino, Romano Prodi e lo stesso fondatore del M5S sono alcuni dei volti tra cui i militanti pentastellati dovranno scegliere lunedì prossimo. Nella classifica, pubblicata sul sito del guru a Cinque Stelle, anche Milena Gabanelli, Stefano Rodotà, Gino Strada, Giancarlo Caselli, Gustavo Zabegbresky e Dario Fo. Nessuna sorpresa, insomma.

Lunedì prossimo gli iscritti al movimento potranno votare tra i dieci nomi pubblicati oggi sul sito di Grillo il candidato per il Quirinale che sarà proposto in aula dai suoi parlamentari. Prodi, in pole position dei sogni grillini, ha già tirato il freno a mano gelando i militanti pentastellati. "Non ho nessuna candidatura al Quirinale - ha detto l'ex premier, a margine di un’iniziativa a Lucca - io sto semplicemente a guardare". Nello svelare la rosa dei nomi il comico genovese ha anche reso noto i numeri degli aventi diritto al voto online. Si tratta delle 48.282 persone iscritte al movimento entro il 31 dicembre del 2012 con documenti digitalizzati. Nei giorni scorsi si era, infatti, fatto un gran parlare dei numeri dei votanti alle "Quirinarie" del M5S. C’era chi sosteneva fossero ben oltre 100mila militanti. E, invece, i rigidi criteri scelti da Grillo e Gianroberto Casaleggio per selezionare la platea dei votanti (data d’iscrizione e invio di documenti d’identità per l’autenticazione) hanno fatto in modo che siano poco più di 48mila gli aventi diritto. Ignoto al momento il numero di coloro che hanno effettivamente espresso il proprio voto.

"Quasi 50mila persone hanno potuto esprimere democraticamente - ha sottolineato il guru pentastellato - senza chiedere un euro a nessuno, la loro preferenza per il capo dello Stato".

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