Politica

Il regalino di Monti e il silenzio del Pd

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Egregio direttore,
nel suo editoriale ha fatto osservare il silenzio del mondo della politica sulla questione incresciosa del canone speciale Rai. Renzi non ne parla. E perché dovrebbe farlo? In fondo l'idea della maxi tassa non è sua, almeno questa. Ma di chi era allo Sviluppo economico nel 2012: Passera, e ho detto tutto. Non ne parla il Pd, forse perché ancora non ha capito qual è l'idea del suo capo sul servizio pubblico e allora meglio non esporsi. D'altra parte già hanno (...)

(...) tolto 150 milioni alla Rai, perché privarli di qualche entrata consolatoria? Il canone Rai è una tassa insopportabile, né più né meno di tutte le tasse, d'altra parte. Ma come tutte le tasse è giusto si paghi. Certo, uno stato sociale dovrebbe garantire che i tributi siano equi, che si paghi il giusto e soprattutto che si paghi tutti. Questa non è la linea del governo Renzi, che ha tolto soldi alla Rai, se li è messi in tasca e il canone di abbonamento non lo ha abbassato di un centesimo. Il centrodestra al governo si impegnò per lasciare l'imposta invariata. Da ministro delle Comunicazioni non tolsi un euro in più ai cittadini. Ma questa è un'altra storia. Il campo televisivo va attraversato con prudenza. Servizio pubblico finanziato in parte con canone, tetti alla raccolta pubblicitaria, limiti differenziati tra la televisione di Stato e le tv commerciali sono inquadrati in un sistema dagli equilibri molto complessi. Intervenire in modo affrettato potrebbe causare guai molto gravi a tutti, utenti compresi. Certo è che questo balzello supplementare non ha alcuna giustificazione. Cosa fare ora della tassa speciale? Va sospesa, non c'è dubbio. Almeno fino a quando, come ha annunciato il sottosegretario «con delega» Giacomelli, non ci sarà una riforma complessiva del canone di abbonamento e non si faccia chiarezza su una norma scritta in maniera molto controversa. Porterò in Parlamento la questione. Ho già presentato un'interrogazione urgente per avere chiarimenti e soprattutto è mia intenzione presentare un emendamento nel primo provvedimento utile per chiedere la sospensione della tassa speciale. Mi muoverò con gli strumenti a mia disposizione, dalla parte di artigiani, piccoli imprenditori e professionisti.

Non sarà un'estorsione, ma di certo è un sopruso inaccettabile.
Maurizio Gasparri
Vicepresidente dei senatori
di Forza Italia

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