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Renzi in campagna elettorale gira l'Italia con i voli di Stato

In almeno quattro occasioni gli appuntamenti istituzionali hanno coinciso coi comizi del Pd. Un caso?

Renzi in campagna elettorale gira l'Italia con i voli di Stato

Altro che spending review! Altro che lotta agli sprechi! La campagna elettorale, Matteo Renzi se l'è fatta a bordo dei voli di Stato. Nell'election day che ridisegnerà l'Europarlamento e la mappa dei Comuni italiani uno scandalo fa tremare Palazzo Chigi. Scandalo che, dopo essere rimbalzato sui principali quotidiani nazionali, adesso trova anche la conferma dell'ufficio voli della presidenza del Consiglio dei ministri.

Proprio Renzi che ha fatto della lotta agli sprechi della casta una bandiera, viene colto in fallo su un mancato risparmio generato dal suo doppio ruolo di presidente del Consiglio e segretario del Partito democratico. Durante la campagna elettorale il premier ha, infatti, volato con l'areo di Stato per coprire impegni istituzionali e poi trattenersi ai comizi del Pd. È successo almeno quattro volte. A Napoli, Reggio Calabria, Palermo e Pescara. Lì era chiamato a presenziare impegni istituzionali. Per questo, dal canto suo, Renzi si sente tranquilo. Di sicuro non finirà sotto la lente d'ingrandimento della magistratura contabile. Tuttavia, in molti si sono chiesti se l'impegno istituzionale non sia stato "creato" per riuscire a partecipare anche alla campagna elettorale.

Come predisposto da regolamento di Palazzo Chigi, l'aereo di Stato deve essere a disposizione solo se per raggiungere la località non ci sia altro mezzo disponibile. "I ministri viaggeranno in treno - aveva annunciato Antonio Catricalà, allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio durante il governo Monti - l'aereo verrà usato soltanto per le destinazioni irraggiungibili con altri mezzi, come il treno o l'auto o per destinazioni come Madrid e Bruxelles, coperte dalle compagnie". Pertanto nessun problema sul volo che ha portato Renzi a Palermo, ma qualche dubbio viene sulla trasferta a Napoli che avrebbe potuto benissimo raggiungere con un Frecciarossa (43 euro per la seconda classe, 53 per la prima classe).

Mettere in piedi un volo di Stato, anche per coprire una distanza breve, costa almeno diecimila euro.

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