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Renzi a Palazzo Chigi con la Smart

Molto attento, come sempre, all'immagine, il segretario del Pd si è fatto prestare la city car da un deputato del Pd per andare a trovare il premier a Palazzo Chigi

Renzi a Palazzo Chigi con la Smart

Metteo Renzi, si sa, è uno che tiene molto all'immagine. E per non smentirsi ha scelto di andare in Smart a Palazzo Chigi, per incontrare Letta e decidere, con lui, le sorti del governo. Niente auto blu e berline, dunque, ma una piccola city car che gli ha prestato Ernesto Carbone, deputato Pd. Non è una novità assoluta: Francesco Rutelli una volta eletto sindaco di Roma raggiunse il Campidoglio con lo scooter. Più di recente Ignazio Marino, invece, ha scelto la bicicletta. Ed Enrico Letta si è recato al Quirinale, per ricevere l'incarico da Napolitano, a bordo della propria vecchia familiare, una Fiat Ulysse.

Ma torniamo a Renzi. Carbone racconta a Repubblica che spesso lo va a prendere alla Stazione Termini, dove il segretario Pd arriva in treno da Firenze. "E' comoda, sale e facciamo due chiacchiere. Oggi (ieri per chi legge, ndr) aveva voglia di guidare lui". Guarda caso proprio in uno dei giorni più importanti, quello del faccia a faccia tra lui e il presidente del Consiglio. Per confezionare meglio la "scenetta" Carbone racconta che, a un certo punto, prima di arrivare a Palazzo Chigi, lui è sceso dall'auto. Per lasciare la scena al segretario ed evitargli imbarazzi (del tipo, chi è quello che lo accompagna? E perché proprio lui?). Carbone ci gioca un po': "Era per sviare voi giornalisti".

Quando gli chiedono se è vero che Renzi ha una guida un po' troppo aggressiva lui glissa: "L’auto ha 13 anni. Accelera a fatica, poi parte di colpo". Come a dire: "Renzi non ha colpa se guida un po' a scatti". E in effetti chi ha provato certe macchine può confermare. Carbone spiega anche che in passato con il sindaco di Firenze si sono "mossi pure in moto". Ci manca il sidecar e siamo al completo coi mezzi di trasporto.

Renzi ovviamente può usare i mezzi di strasporto che vuole. E ci mancherebbe.

La cosa più interessante, però, è capire a cosa miri davvero. Quale messaggio vuole mandare facendosi vedere mentre guida la vecchia Smart di un suo amico deputato? E perché proprio la Smart e non, invece, un altro tipo di macchina? Oppure con lo scooter? E un'altra domanda: continuerà a utilizzarla anche quando siederà a palazzo Chigi? Oppure si adeguerà anche lui alle auto blu?

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