Politica

Renzi sfida Grillo: "Il comico milionario provi a vivere con soli 1200 euro"

Grillo e Renzi si affrontano a colpi di slogan. Il premier: "Gli 80 euro? Sono pochi per i soloni milionari"

Il premier Matteo Renzi su Twitter contro Beppe Grillo
Il premier Matteo Renzi su Twitter contro Beppe Grillo

Per giorni Beppe Grillo non ha fatto altro che tuonare contro il decreto Irpef dalle pagine del proprio blog. Oggi il premier Matteo Renzi ha affidato a Twitter la replica: "I comici milionari dicono che 80 euro sono una presa in giro. Se provassero a vivere con 1200 euro al mese non lo direbbero". Una sfida che, al pari degli attacchi del leader pentastellato, suona come uno slogan elettorale.

Il dibattito sui "mitici 80 euro" continua a tener banco. Se da una parte il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan difende il provvedimento, dall'altra l'opposizione mette a nudo le tasse nascoste nelle pieghe della misure e necessarie per coprire economicamente tutte le promesse di Renzi. "Le polemiche di Brunetta o Grillo sono due facce della stessa medaglia - ha spiegato Renzi al Tg1 - loro sono il partito dei chiacchieroni che si divertono con i comunicati stampa, noi facciamo le cose concrete. I soldi arriveranno non per maggio ma per sempre. Si poteva fare meglio? Può darsi ma loro stanno alle chiacchiere". Il premier non intende farsi scippare l'esposizione mediatica ottenuta grazie al decreto. E così la difende a spada tratta: "I soloni abituati a stipendi da milionari dicono che sono pochi. Vorrei vedere loro guadagnare mille euro al mese".

Ai microfoni di Ballarò, Padoan spiega il decreto Irpef come un’operazione capace di dare a molte famiglie italiane potere d’acquisto in un momento in cui c’è una ripresa fragile: "Servirà per consumare di più ma anche per aumentare la fiducia". Gli slogan di Renzi e del Tesoro, però, hanno le gambe corte. L'eterno scontro tra ricchezza e povertà non lo salverà dai pasticci contenuti nel decreto Irpef. "Quando si diraderà la nebbia degli 80 euro - tuona Giovanni Toti - si scoprirà che la sinistra resta quella ideologica di sempre".

Secondo il consigliere politico di Silvio Berlusconi, Renzi non solo "non è in grado di portare a termine una riforma del lavoro che dia flessibilità al mercato", ma impone addirittura "sulle case degli italiani tasse per 32 miliardi di euro e tassa anche il risparmio in banca".

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