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Renzi si fa il tour elettorale, gli italiani muoiono di tasse

Renzi in Emilia-Romagna per il tour elettorale del Pd: ha tempo anche per una lezione "privata" in palestra. Intanto l'Italia affonda: dopo i dati negativi sul pil, la stangata di inizio estate

Renzi si fa il tour elettorale, gli italiani muoiono di tasse

Matteo Renzi è un fiume in piena. Non sta fermo un attimo. Gira l'Italia in lungo e in largo per promuoversi e per promuovere il Pd. E mentre il premier compie un forsennato tour elettorale in vista delle europee, il Paese affonda sempre di più. Dopo i drammatici dati dell'Eurostat che hanno registrato un'inversione di rotta del pil del Belpaese (-01% nel 2014), gli italiani dovranno anche fare i conti con l’ingorgo fiscale di inizio estate. Secondo i puntuali calcoli della Cgia di Mestre, tra giugno e luglio i cittadini e le imprese italiane saranno chiamati a pagare tasse per ben 75 miliardi di euro.

Due pedalate con la cyclette, pesi e qualche chilometro di tapis roulant ascoltando musica e navigando su internet. Comincia così, all’alba delle 6,45, la giornata di Renzi che, prima di affrontare il tour della campagna elettorale in Emilia-Romagna, si è presentato a Cesena alla Tecnogym. Come ha fatto ieri visitando lo stabilimento della Scavolini a Pesaro, Renzi ha voluto visitare alcune realtà imprenditoriale locali: la Tecnogym, azienda che l’amico imprenditore Nerio Alessandri ha fondato nel 1983, la Orogel, che produce frutta e verdura surgelata, e l’Amadori, azienda leader di piatti a base di carne. Alla Tecnogym, accompagnato da Alessandri e da una rappresentanza di dipendenti, il segretario del Pd ha visitato lo stabilimento nella periferia di Cesena dove lavorano 800 dipendenti per realizzare attrezzi per il fitness. Un'occasione unica per Renzi che affronterà in giornata una vera e propria "corsa" elettorale: il comizio a Forlì, l’incontro con candidati e iscritti a Sassuolo, meeting con i rappresentanti del settore delle piastrelle a Confindustria Ceramica, una visita a Medolla a due anni dal terremoto, poi il comizio in piazza Grande a Modena e conclusione della serata a Reggio Emilia.

E, mentre, Renzi va in giro per l'Emilia-Romagna a fare campagna elettorale per il Pd, gli italiani si ritrovano a mettere mano ai portafogli per onorare ben 29 scadenze fiscali. Al netto del gettito riconducibile ai contributi previdenziali, si stima che nelle casse dello Stato entreranno oltre 75 miliardi di euro di tasse: 40 miliardi versate dalle famiglie e 35 dalle imprese. "Nel 2005, con il nostro governo, eravamo riusciti a contenere entro giusti limiti la pressione fiscale - ha denunciato ieri il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi - oggi, invece, dopo tre governi di sinistra non eletti dai cittadini, la pressione fiscale è arrivata a sfiorare il 45%". Un record mondiale che fa male ai contribuenti e imprese. "Sfiancate dalla crisi e sempre più a corto di liquidità - attacca il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi - c’è il pericolo che molte famiglie e altrettante piccole imprese non riescano a superare questo vero e proprio stress test fiscale".

Gli appuntamenti più importanti di giugno riguarderanno il versamento delle imposte e dei contributi risultanti dal Modello Unico: dall'Irpef all'Ires, fino ai contributi previdenziali. Come ricorda la Cgia di Mestre, bisognerà poi pagare la prima rata dell’Imu, della Tasi e, in molti Comuni, anche la rata della Tari (la nuova tassa sull’asporto rifiuti). Per quest’ultimo tributo, saranno i sindaci a decidere il numero e le scadenze delle rate. A giugno, inoltre, dovranno essere onorati i versamenti mensili relativi alle ritenute Irpef, sia dei dipendenti sia dei lavoratori autonomi, il pagamento dei contributi previdenziali e dell’Iva riferita al mese precedente. Sarà possibile spostare a luglio il versamento degli importi risultanti dalla dichiarazione dei redditi con l’aggravio di uno 0,4%.

Sempre a luglio i contribuenti dovranno eseguire il versamento Irpef dei lavoratori dipendenti e degli autonomi, i contributi previdenziali e il pagamento dell’Iva del mese precedente.

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