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"La tradizione va ripensata". L'ultimo messaggio di Vittorio Emanuele di Savoia

Il figlio dell'ultimo re d'Italia si è spento questa mattina all'età di 86 anni: ecco il suo ultimo testo ufficiale

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Custodire la tradizione, ma anche avere il coraggio di ripensarla: questo uno dei passaggi più importanti dell'ultio messaggio di Vittorio Emanuele di Savoia, scomparso oggi a 86 anni. Il testo fa riferimento al tradizionale messaggio di auguri inviato lo scorso 31 dicembre e contiene alcuni temi centrali del pensiero del figlio dell'ultimo re d'Italia. "Il futuro di Casa Savoia è oggi affidato alle Sue giovani generazioni. Si è parlato molto, in questi ultimi giorni del 2023, anche su alcune importanti testate italiane, del futuro delle Dinastie nel mondo contemporaneo", l'esordio dell'ex principe ereditario: "Io credo che il servizio migliore che la mia Casa possa assicurare oggi all'Italia, sia nel fare del bene attraverso la filantropia e la beneficenza e, soprattutto, nel custodire le più sacre memorie della nostra storia, della nostra cultura e delle sue composite espressioni". Ma non solo.

Una tradizione che è vivificante e degna di tale nome solo se non è il museo di sè stessa e non custodisce le ceneri del passato, ha aggiunto Vittorio Emanuele di Savoia, ponendo l'accento sull'importanza di mantenerne viva la fiamma, avendo"il coraggio di sfidare le proprie abitudini e gli anacronismi, ripensandosi nel mondo contemporaneo". Nella lettera stilata in occasione dell'ultimo giorno dell'anno, l'ottantaseienne non nascondeva i problemi di salute legati all'età avanzata: "Purtroppo, non mi è più possibile viaggiare con regolarità, ma porto nel cuore ogni città della nostra cara Patria, grato per le tante attestazioni di affetto che mi pervengono quotidianamente dall'amatissima Italia e che rappresentano per me una grande consolazione nei giorni più faticosi".

La notizia della scomparsa di Vittorio Emanuele è stata data in mattinata dalla Casa Reale di Savoia. Figlio dell'ultimo re di Italia Umberto II e di Maria José, e designato a succedere al trono, dopo il referendum del 1946 che vide la vittoria della Repubblica, ha vissuto in esilio fino al 15 marzo 2003, quando, cancellata la XIII disposizione che vietava il rientro dei discendenti maschi in Italia, ha fatto ritorno nel Belpaese non senza polemiche. In queste ore sono tanti i messaggi di cordoglio per la sua scomparsa, la famiglia avrebbe espresso il desiderio di celebrare il funerale nella basilica di Superga.

Nella cripta della Basilica torinese si trovano ancora oggi le Tombe Reali: realizzata nei sotterranei per volere del Re Vittorio Amedeo III, attualmente la cripta ospita sessantadue sepolture di Casa Savoia.

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