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Scandalo pedofilia in Irlanda Rapporto inviati del Papa "Quei vescovi non adeguati"

Pubblicato il rapporto dei visitatori inviati dal Papa in Irlanda dopo lo scandalo sugli abusi sessuali sui minori. "La denuncia dei nuovi casi sarà immediata"

Scandalo pedofilia in Irlanda Rapporto inviati del Papa "Quei vescovi non adeguati"

Lo scandalo dei preti pedofili in Irlanda continua a far discutere. Oggi la pubblicazione dei risultati della visita apostolica decisa dal Papa per fare luce su quanto accaduto. Benedetto XVI stesso l'aveva preannunciata nella lettera ai cattolici d’Irlanda seguita alle rivelazioni di due rapporti governativi, Ryan e Murphy, sugli abusi sessuali compiuti nel corso degli anni da parte di alcuni sacerdoti e irlandesi. Gli inviati del Papa, tra cui i cardinali statunitensi Sean O'Malley e Timothy Dolan, hanno attestato "la gravità delle mancanze che hanno dato luogo nel passato a una non sufficiente comprensione e reazione, anche da parte di vescovi e superiori religiosi, al terribile fenomeno dell’abuso sui minori". Lo si legge nella nota che accompagna il rapporto sulla visita apostolica ordinata dal Pontefice.

Si attendono le contromisure

Dopo aver individuato i responsbaili e soprattutto le carenze di controllo negli organismi al vertice della Chiesa, è il momento delle conseguenze. Tutti si attendono una dura reazione del Vaticano. Dall’uscita di scena di tutti i vescovi che, più o meno in buona fede, hanno insabbiato gli scandali (sette hanno già dato le dimissioni), alla fusione tra alcune diocesi che consentirebbe di ridurre il numero di presuli per migliorare la loro qualità.

Denuncia immediata sui nuovi casi

La chiesa nel maggio 2011 ha pubblicato nuove norme guida contro gli abusi del clero. Queste saranno "periodicamente riesaminate per assicurare una effettiva prevenzione e risposta a tutti gli aspetti richiesti dai casi di abusi, per il bene di tutti coloro che sono coinvolti".

La delegazione inviata dal Papa in Irlanda chiede poi "di riorganizzare i tribunali ecclesiastici irlandesi, per collaborare con gli organismi competenti della Santa Sede" e per soluzioni adeguate e veloci.

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