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Scarichi gratis da Internet? Poi devi pagare i truffatori

Scarichi gratis da Internet? Poi devi pagare i truffatori

Ti propongono qualcosa gratis, scritto bello grande; ti fanno compilare un modulo; e dopo un po’ ti chiedono i soldi, perché sul foglio che hai firmato c’era scritto piccolo piccolo «il corrispettivo dovuto è x euro» o roba del genere. Più lineare di così una truffa così non potrebbe essere. Anche perché scommette su quel riflesso condizionato di autofustigazione che scatta in molte persone che pensano subito «colpa mia, dovevo leggere bene». O sul panico che prende le persone unite in buona e cattiva sorte con chi è sempre pronto a dare affettuosi consigli tipo «ti bevi tutto come un fesso, adesso paga». Meglio non dire niente, pago e buonanotte.
E quella di Italia-Programmi.net, il sito che fa pagare il downloading di software gratuito, è il massimo della semplicità. Ricalca esattamente lo schema di cui sopra, inventato probabilmente il giorno dopo i caratteri cuneiformi di mesopotamica memoria.
Insomma, il portale di proprietà della fantomatica Estesa Limited registrata alle Seychelles con recapito italiano (ma sconosciuto alle Poste) in viale Luca Guarico 9/11 - 00143 Roma, attira i navigatori promettendo loro che una volta registrati potranno scaricare gratuitamente programmi e programmi e passato un po’ di tempo (diciamo scaduto il termine per il recesso) comincia a bersagliare gli utenti con email nelle quali chiede 96 euro, da pagare con un comodo bonifico al conto corrente CY300 eccetera eccetera. Seguono altri solleciti online, più minacciosi, che prospettano prossime citazioni al cospetto del Tribunale regionale giudiziario, che non esiste ma un po’ di effetto lo fa lo stesso. E poi, per tornare alle origini, arrivano le lettere. L’arma finale: missive intimidatorie che riportano nell’oggetto, scritto in grande, «ultimo sollecito prima della consegna al recupero crediti».
E poi: «Con la presente La preghiamo per l’ultima volta di effettuare il pagamento...». E infine: «Per evitare le alte spese di recupero, per avvocato, tribunale e processo, La preghiamo di prendere quest’obbligo di pagamento sul serio. Cordiali saluti Italia-Programmi.net». Le email le vede solo il destinatario (l’utente registrato, il fesso di cui sopra insomma) e si possono cestinare in un amen. Ma le lettere no, le può vedere tutta la famiglia del soggetto in questione: genitori, figli, coniugi, fratelli, in qualche caso nonni e zii, che ne parlano con cugini, cognati, generi, suoceri, consuoceri. Carta canta. E molti congiunti consigliano, invitano, premono, impongono. Di pagare. Chi di loro dicesse all’utente registrato un bel «ma fregatene» si troverebbe subito in schiacciante minoranza.
Del caso Italia-Programmi.net si sono già occupati in molti, dalle associazioni di consumatori Aduc e Confconsumatori ai siti specializzati nella denuncia dei raggiri telematici fino all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che in dicembre ha condannato la società Estesa a pagare una multa da un milione e mezzo per pratiche commerciali ingannevoli e scorrette. Anche perché Italia-Programmi.net ha copiato modalità di promozione e sorpresina finale dal sito Easydownload, che avendo perso il ricorso al Tar del Lazio deve sborsare 960mila euro per pratiche commerciali scorrette. Riassumendo: poiché ha comprato da Google il servizio Adwords, Estesa Limited compare come primo link nella ricerca «software scariricabili gratis»; il link conduce a una pagina-ponte che induce il navigatore a continuare; nella pagina successiva ci si registra belli tranquilli su Italia-Programmi; si ricevono le credenziali di accesso con una email che non fa cenno a pagamenti; decorso il termine per esercitare il diritto di recesso, cominciano ad arrivare le fatture online; poi i solleciti sempre via web. Alla fine c’è la lettera. Nonostante la multa dell’Antitrust, il postino ha suonato 25mila volte. Tanti sono gli utenti registrati vittime della truffa. Per oscurare Italia-Programmi.

net, dicono gli esperti, serve una rogatoria internazionale.

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