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Il tweet giustizialista e la condanna a senso unico del solito Majorino

Dimenticandosi che tra gli indagati ci sono anche Giuseppe Conte e Roberto Speranza, Majorino ha attaccato Fontana sull'inchiesta Covid

Il tweet giustizialista e la condanna a senso unico del solito Majorino

La sinistra giustizialista è al lavoro da quando è stato reso noto l'elenco degli iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Bergamo per l'indagine sul Covid. Ma il loro è un attacco e un giustizialismo a senso unico, perché attaccano Attilio Fontana, governatore riconfermato alla guida di Regione Lombardia, dimenticandosi che ci sono soprattutto Giuseppe Conte e Roberto Speranza tra gli indagati, che erano rispettivamente presidente del Consiglio e ministro della Salute all'epoca dei fatti. L'ultimo in ordine di tempo a cadere in questo vergognoso distinguo è stato Pierfrancesco Majorino, che probabilmente ancora non ha digerito la bruciante sconfitta alle recenti votazioni per il rinnovo del Consiglio a Palazzo Lombardia, proprio per mano di Attilio Fontana.

"Seguiremo ovviamente gli sviluppi dell'inchiesta sul Covid. Per quel che riguarda la gestione politica di quei mesi non c'è bisogno della magistratura. Le scelte di Fontana sono state disastrose", scrive Majorino in un tweet. Senza vergogna alcuna, sorvolando sull'amato Conte e su Speranza, il consigliere regionale in forza al Pd ha già condannato il governatore della Lombardia, forse convinto di potergli succedere. Come spesso sono abituati a fare a sinistra, dove non arrivano con le elezioni, vorrebbero arrivare tramite le inchieste giudiziarie. A lui e ai tanti giustizialisti, che in queste ore a sinistra stanno esultando come se gli indagati fossero già condannati, Matteo Renzi ha dato una lezione di garantismo e fairplay politico.

Sui social, infatti, il senatore, ha scritto: "Giuseppe Conte è indagato. Questo significa che è innocente fino a sentenza passata in giudicato. Lo è per la legge, lo è per noi che non siamo sciacalli come i grillini. Chi ha costruito una carriera sul giustizialismo dovrebbe stamani chiedere scusa a chi è stato insultato, diffamato, deriso". Quindi, ha concluso: "Il cittadino Conte è innocente come tutti i cittadini indagati e non condannati.

I mostri sono coloro che hanno gettato fango per anni sulla vita delle persone e delle famiglie".

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