Politica

Scippate le vittime di mafia: i fondi vanno ai clandestini

Nella manovrina spunta l'emendamento che "smonta" la Bossi-Fini sull'immigrazione

Il ministro all'Integrazione Cecile Kyenge a Che tempo che fa
Il ministro all'Integrazione Cecile Kyenge a Che tempo che fa

Venghino siori al gioco delle tre carte di Enrico Letta. Che toglie soldi alle vittime della mafia per darli agli immigrati. Che trasforma il rimpatrio in accoglienza. Che svuota di fatto la legge Bossi-Fini. Il tutto, come sempre accade, nelle pieghe di un provvedimento omnibus che monta il Telepass: attraversa i caselli dell'iter parlamentare senza nemmeno rallentare. Il disegno di legge è quello per la conversione in legge del dl 120 del 15 ottobre scorso, presentato dal premier Letta e dai ministri Alfano, Saccomanni e Delrio. La cosiddetta «manovrina», che ieri è stata approvata con 270 sì, 140 no e 8 astenuti dall'aula di Montecitorio e passerà ora all'esame del Senato. Tra i provvedimenti contenuti, quelli in materia di immigrazione. L'articolo 1, in particolare, destina 210 milioni di euro a questa emergenza: di essi, 20 servono a incrementare per l'anno 2013 il Fondo nazionale per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati creato lo scorso anno; e gli altri 190 servono per lo start up di un fondo istituito presso il ministero dell'Interno «per far fronte alle problematiche derivanti dall'eccezionale afflusso di stranieri sul territorio nazionale». Soldi. Tanti soldi. Sottratti ad altri utilizzi. Per dire: 90 milioni arrivano dal Fondo rimpatri degli stranieri, finanziato per metà dai permessi di soggiorno e per l'altra metà dai soldi comunitari per il Fondo europeo per i rimpatri. In pratica si levano i soldi dalla casella «torna a casa» e si mettono alla casella «resta qui, ci pensiamo noi». Una scelta che ha provocato la reazione solitaria della Lega, di Fdi e di parte di Forza Italia. «Pd e Ncd, togliendo fondi al ministero dell'Interno, di fatto cancellano il reato di clandestinità: senza soldi i respingimenti non si fanno», s'indigna su facebook Gianluca Pini, vicepresidente del gruppo Lega Nord a Montecitorio. E gli altri 120 milioni? Se 70 milioni sono reperiti «mediante il versamento da parte dell'Inps dei proventi derivanti dal pagamento del contributo forfettario da parte dei datori di lavoro che presentano la dichiarazione di emersione del lavoro irregolare», gli ultimi 50 sono la vera pietra dello scandalo. Sono infatti sottratti al Fondi di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell'usura istituito nel 2010. In pratica il governo Letta, complice la maggioranza parlamentare, toglie alle vittime di Cosa Nostra che hanno avuto il non banale coraggio di denunciare i loro aguzzini per dare ai clandestini. Una scelta da Robin Hood sotto psicofarmaci, che forse qualcuno ci spiegherà. Non finisce qui. Fanno discutere anche i 20 milioni supplementari per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, che hanno avuto il via libera della Camera il giorno dopo la giornata per l'infanzia, nel corso della quale da più parti è stato sottolineato il crescente disagio anche materiale dei bambini italiani. Il Fondo per le politiche sociali è stato negli ultimi anni costantemente definanziato e anche il Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, foraggiato annualmente dalla legge di Stabilità, ha visto ridurre la sua «paghetta» dai 40 milioni stanziati per il 2012 ai 28,7 che dovrebbero arrivare per il 2014. Intendiamoci: non si dice qui che i bambini stranieri tolgono soldi a quelli italiani, anche perché le due partite sono differenti.

Però la concomitanza di questi due dati ci dà molto da riflettere.

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