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Scontro a distanza tra Berlusconi e Marteens

Botta e risposta a distanza tra Silvio Berlusconi e il presidente del Ppe, Wilfried Marteens. Il Cav: "Ho suggerito io di invitare Monti". Marteens: "Mia iniziativa personale". E Berlusconi replica: "Non vuol far vedere di essere stato influenzato da me"

Scontro a distanza tra Berlusconi e Marteens

Botta e risposta a distanza tra Silvio Berlusconi e il presidente del Ppe, Wilfried Marteens. Il Cavaliere a Porta a Porta ha riferito di essere stato lui l’artefice della presenza di Mario Monti al summit del Ppe a Bruxelles per fare in modo che tutti gli chiedessero di scendere in campo alla guida dei moderati.

"Sono stato io a suggerire" di invitare Monti "ai colleghi del Ppe che temono che l'Italia possa andare a sinistra come è successo per la Francia, dove molti scappano perché le tasse sono aumentate", ha spiegato Silvio Berlusconi, durante la registrazione della puntata di Porta a porta.

Il Cavaliere ha aggiunto: "Io gli ho detto: perché non provi a essere tu il federatore del centrodestra?" Anche perché c'è un signore, il signor Casini, che non accetta che sia io a farlo. Io ho aggiunto alla richiesta del presidente Marteens la conferma della mia disponibilità a ritirarmi e a fare da supporter al movimento".

Dal canto suo, il presidente Wilfred Marteens ha fornito una versione diversa in merito all'invito di Monti al vertice europeo. "Nessuno mi ha chiesto di invitare Monti alla riunione del Ppe, è stata una mia iniziativa totalmente personale".

Il Cavaliere ha replicato al presidente del Ppe con queste parole: "Evidentemente non vuol far vedere di essere stato influenzato da me. È una scusa per gli altri colleghi. Io ne ho parlato lungamente al segretario generale spagnolo che ne ha parlato con lui.

C’è qualche altro che ha fatto qualche
osservazione spiacevole".

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