Politica

Insulta scienziati e politici: la senatrice Cattaneo finisce indagata

La senatrice a vita si difende: "Mai pronunciato parole offensive"

Insulta scienziati e politici: la senatrice Cattaneo finisce indagata

Nota di aggiornamento
Il Pubblico Ministero di Monza, il 10 marzo 2014, ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l’archiviazione del procedimento a carico della prof.ssa Cattaneo non ravvisando nelle sue dichiarazioni nessuna offesa alla reputazione di alcuno. Secondo il Pubblico Ministero, la prof.ssa Cattaneo ha espresso un’opinione senza alcun intento offensivo, che rientra nell’ambito del diritto di manifestazione del proprio pensiero sotto forma di valutazione scientifica. Anche i toni utilizzati non sono stati eccessivi o spropositati. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha quindi disposto, il 17 febbraio 2015, l'archiviazione del procedimento accogliendo le considerazioni espresse dal Pubblico Ministero, ritenendo che le dichiarazioni rese della prof.ssa Cattaneo, lungi dal risultare diffamatorie, appaiono come l'espressione lecita e continente della posizione scientifica sostenuta.

(Nota a cura dell'Ufficio della Sen.ce Cattaneo)

«La neo senatrice a vita Elena Cattaneo è stata iscritta nel registro degli indagati presso la Procura di Roma per il delitto di diffamazione» riferisce l'agenzia Agenpress, riportando una nota del Partito animalista europeo. All'origine della denuncia, partita dagli animalisti anti vivisezione, i giudizi pronunciati dalla Cattaneo verso gli organizzatori e i partecipanti (politici, ex ministri, esperti) a un convegno a Roma, «Fermiano la vivisezione». «L'intera rappresentanza politica composta dagli onorevoli Amati (Pd), Taverna (M5S), Brambilla (Fi), dal precedente ministro della Salute Balduzzi (Scelta civica) e quella scientifica internazionale dai componenti il Tavolo ministeriale sui metodi alternativi alla sperimentazione animale al professor Claude Reiss (per 35 anni direttore di ricerca in biologia molecolare al Cnrs di Parigi, ndr), nonché noi come organizzatori siamo stati non solo offesi ma denigrati dalla senatrice» dice il presidente del Partito animalista europeo, Stefano Fuccelli, che ha querelato per diffamazione la ricercatrice, da poco nominata senatore a vita da Napolitano. La scienziata ha smentito però le parole riferite dagli animalisti nella denuncia («Mentono sapendo di mentire, i disonesti, i pasdaran contro la sperimentazione minacciano pesantemente il futuro della nostra salute»). «Quelle parole non sono in alcun modo riconducibili, né per la forma né per il contenuto, a discorsi pronunciati o a testi scritti dalla senatrice, che è solita attenersi a toni e argomentazioni di ben diverso registro» scrive lo staff della senatrice a vita smentendo di aver attaccato, in quei termini, gli animalisti anti vivisezione. Ma la sua posizione, da direttrice del Centro di ricerca sulle cellule staminali dell'università di Milano, è notoriamente molto critica non solo verso il metodo Stamina («equivale alla stregoneria o alla magia, siamo nella ciarlataneria») ma anche con le rivendicazioni dei movimenti (e degli scienziati) che contestano la necessità della vivisezione animale. «Chi afferma che oggi esistano metodi alternativi in grado di sostituire completamente la speri­mentazione animale nella ri­cerca biomedica dice il falso ­ha detto la Cattaneo- E questo è particolarmente grave se a far­lo sono persone delle istituzio­ni. Trovo intellettualmente di­sonesto verso i cittadini, in par­ticolare verso tutti i malati, con­tinuare a diffondere questi mes­saggi privi di fondamento, forti di campagne mediatiche fuor­vianti, che stanno minaccian­do pesantemente il futuro della ricerca biomedica e quindi del­la nostra salute». Tra i «disone­sti », secondo la senatrice a vita, c’è dunque anche l’ex ministro Balduzzi, deputato di Scelta ci­vica di Monti vicino al quale sie­de volentieri la Cattaneo quan­do va in Senato ( il 23% delle vol­te). L’ex ministro della Salute, non potendo partecipare al convegno animalista, ha man­dato un messaggio: «È dovero­so ricercare metodi alternativi, nel rispetto dell’equilibrio tra salute umana, ricerca medica e tutela degli animali. Da mini­stro avviai un tavolo tecnico sui metodi alternativi e sostituti­vi ».La Brambilla punta all’abo­lizione della vivisezione: «I dati Eurispes indicano che l’84%de­gli italiani è contrario alla vivise­zione, 30 anni fa erano pochissi­mi quelli che si interrogavano sul problema» dice l’ex mini­stro Pdl. «Abbiamo una legge che ha recepito, ponendo im­portanti paletti a tutela degli animali, la direttiva europea. Ora il decreto è in stesura da par­te del ministero. È un momento delicato. Non vorremmo che le lobby che sostengono la speri­mentazione animale, interven­gano con informazioni pilotate ai cittadini». «Falsità pericolo­se », invece, secondo molti scienziati, a iniziare dalla Catta­neo.

A cui, da luminare e senato­re a vita, toccherà magari finire in tribunale per colpa degli ani­malisti.

Commenti