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Sentenza Mediaset, Silvio Berlusconi: "Sono obbligato a restare in campo per riformare la giustizia"

Il Cavaliere commenta ai microfoni del Tg5 la sentenza di primo grado nella quale è stato condannato a 4 anni per frode fiscale: "A Roma la Cassazione mi ha assolto con formula piena sulla stessa materia. Come mai non si è tenuto conto di questo?". Poi parla delle conseguenze politiche della condanna: " Mi sento obbligato a restare in campo per riformare il pianeta giustizia perché ad altri cittadini non capiti ciò che è capitato a me"

Sentenza Mediaset, Silvio Berlusconi: "Sono obbligato a restare in campo per riformare la giustizia"

Il giorno dopo la durissima sentenza di primo grado sui diritti tv Mediaset, Silvio Berlusconi parla ai microfoni del Tg5 e annuncia un suo ritorno in campo. La notizia della sentenza ha fatto il giro delle prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo. Uno scossone che ha cambiato, ancora una volta, lo scenario politico italiano e anche la posizione del Cavaliere, che tre giorni fa aveva ufficializzato con una nota il suo "passo indietro". "Delle conseguenze ci saranno. Mi sento obbligato a restare in campo per riformare il pianeta giustizia perchè ad altri cittadini non capiti ciò che è capitato a me", ha detto il Cavaliere. Una dichiarazione che ha il sapore di una ridiscesa nell'agone politico.

"A Roma la Cassazione mi ha assolto con formula piena sulla stessa materia - spiega l'ex presidente del Consiglio -. Come mai non si è tenuto conto di questo? Forse giudice Davossa è molto prevenuto contro di me. O forse in tutto questo si devono trovare delle spiegazioni di natura politica". Insomma, prosegue il Cavaliere, una condanna fuori dal mondo: "Quella contro di me è un’ipotesi fantascientifica per evadere l’1% delle imposte" comunque versate. "Tra il 2006 e il 2010 ho versato 5,44 miliardi. Nessun gruppo versa tanto" prosegue Berlusconi sostentendo che nel 2002 gli vengono contestati evasioni per "4,9 milioni di euro contro i 365 versati dal mio gruppo all’erario".

Poi il Cavaliere va all'attacco dell'accusa più odiosa contenuta nelle motivazioni della sentenza: la propensione a delinquere. "Questa è la parte più incredibile della motivazione. Ho un’età non verdissima. Credo di aver dimostrato di essere un bravo imprenditore, arrivato ad avere 56 mila collaboratori. Sono stato presidente del Consiglio per quasi 10 anni, sono l’unico protagonista della politica mondiale ad aver presieduto per tre volte il G8. Sono un ottimo padre di 5 figli e ottimo nonno di 6 nipoti. E sono uno dei primissimi contribuenti italiani. E poi sono incensurato.

Ed è una cosa incredibile rispetto a quanto detto dai giudici sulla naturale capacità a delinquere» conclude".

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