Politica

Sesso e doni, altro scandalo in Comune La vicenda

FirenzeIeri ha acceso i riflettori Pitti Uomo. Ma ai fiorentini dei trend maschili per il prossimo inverno interessa ben poco. Gli occhi sono tutti puntati sulle quattromila pagine di intercettazioni telefoniche che farciscono l'inchiesta «Bella vita» della procura di Firenze e che vede 14 indagati per favoreggiamento della prostituzione e 142 escort che se la spassavano in due alberghi di lusso con nomi eccellenti della Firenze bene, politici compresi.
Scava scava sono venuti a galla nuovi filoni di indagine che mettono in imbarazzo l'amministrazione retta dal sindaco-rottamatore, Matteo Renzi. Al centro ancora la bella romena 42enne, Adriana, capelli lunghi neri corvino, sorpresa nel 2012 a fare sesso con un dirigente del Comune, nella sala riunioni dell'assessorato alla Mobilità. Adriana (già dai tempi in cui sfilava sulle passerelle della moda) è amica intima dell'ex assessore Pd al Traffico e alla Mobilità, Massimo Mattei, che la scorsa settimana si è improvvisamente dimesso (29 giorni dopo che l'inchiesta è venuta fuori), ufficialmente per problemi di salute. Lui stesso ammette: «Era mia amica da circa dieci anni. Tutto qua. Ne erano a conoscenza tutti: collaboratori, amici e familiari». Dalle intercettazioni risulta che la donna è stata dipendente del Consorzio di cooperative «Il Borro» di cui Mattei è stato socio costituente nel 2007 e presidente fino al giugno 2012 e di altre sue aziende. La romena si occupava di cure domiciliari (il consorzio è specializzato nell'assistenza agli anziani in residenze sanitarie e a domicilio).
Non solo. Ad Adriana, che aveva detto di essere in difficoltà economiche, per qualche mese, dalla fine del 2011 al 2012, era stato messo a disposizione gratuitamente dalla coop, un alloggio nella zona di Firenze Sud. Un appartamento preso in affitto proprio da Mattei nel 2001. L'ex assessore ci ha vissuto per un periodo, prima di cederlo alla coop per infermieri e assistenti che arrivavano da fuori città.
E ancora. Sempre dalle intercettazioni risulta che Adriana usasse quella casa anche per ricevere i clienti, fra i quali spiccherebbero personaggi noti della politica locale, sia di sinistra che di destra. La coop e lo stesso Mattei si difende dicendo che «nessuno di noi sapeva né poteva neppur sospettare che lei potesse fare un altro “tipo di lavoro”. Diversamente, pur senza dare alcun giudizio morale, l'uso dell'appartamento le sarebbe stato negato».
Ma non è tutto. Fra i soci attuali della coop «Il Borro» compare Pilade Cantini, assunto a chiamata come capo segreteria dell'ex assessore alla Mobilità, Mattei. Revisore unico della coop, invece, è Sara Biagiotti, una delle responsabili della campagna elettorale per le primarie di Renzi, e attualmente assessore allo Sviluppo economico del Comune di Firenze.
Il principino Renzi dice che il Comune è solo «parte lesa» in tutta questa brutta storia. Ma per ora di lesa pare esserci soltanto la sua maestà.


Un'inchiesta aperta dal pm della procura fiorentina Giuseppe Bianco ha fatto venire a galla un giro di prostituzione a Firenze che coinvolge 142 escort, politici e professionisti che si incontravano in due alberghi di lusso della città: 14 indagati

Nelle 4mila pagine delle intercettazioni spunta anche l'ex capo segreteria dell'allora assessore Pd alla Mobilità, Massimo Mattei, sorpreso da una donna delle pulizie a fare sesso nella sala conferenze dell'assessorato con una delle escort

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