Politica

Il sindaco di Messina nei guai Costa cara la piazzata pacifista

La pace brandita come arma di provocazione di massa porta dritto in Tribunale. Il sindaco di Messina Renato Accorinti, quello dei sandali e della maglietta arancione, sarà chiamato a rispondere davanti ai giudici della bandiera pacifista ostentata il 4 novembre, nel mezzo della festa delle Forze Armate (nella foto). Di fronte al drappo coi colori dell'arcobaleno steso sotto il naso di due carabinieri impettiti sull'attenti mentre la tromba intonava il silenzio, il generale di Corpo d'Armata Ugo Zottin aveva espresso il proprio disappunto lasciando la piazza. Adesso, il primo cittadino dello Stretto è stato denunciato per vilipendio da un giornalista che non ha gradito la sua performance multicolor, ritenuta espressione di un «comportamento gravemente lesivo», che Accorinti aveva giustificato con la volontà di onorare «una memoria collettiva fatta di un secolo di lotte del movimento operaio per la pace e il lavoro, il disarmo e la giustizia sociale».

Il Pulcinella messinese una ne pensa e mille fa.

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