Politica

Su, forza Renzi e Forza Italia

Noi e Renzi abbiamo un nemico comune: i comunisti e i post comunisti. Per definizione, il nemico del mio nemico è - se non un amico - quantomeno un alleato

Su, forza Renzi e Forza Italia

Alcuni lettori ci scrivono: ma allora, Renzi lo sostenete o lo criticate? I titoli da noi usati in questi giorni («Falsa partenza», «#Matteononstiamosereni» e «Premier furfante») credo dicano chiaramente i nostri dubbi e i nostri sospetti. Perché Renzi, appunto, è un furfante, parola che esprime più simpatia critica che insulto (furfanti sono i nostri figli quando ci prendono in giro, gli amici quando fanno gli affari loro).

Mettiamola così. Renzi è il capo del partito della sinistra, quindi non può essere nostro socio. Ma è anche colui che sta cercando, per ora con successo, di smantellare quella sinistra ideologica e radicale che tanto male ha fatto a questo Paese. Noi e lui abbiamo quindi un nemico comune: i comunisti e i post comunisti. Per definizione, il nemico del mio nemico è - se non un amico - quantomeno un alleato.

Si tratta di un teorema che trova facili conferme nella storia. L'America di Roosevelt e l'Unione Sovietica di Stalin fecero fronte comune contro la Germania di Hitler pur essendo una all'opposto dell'altra. E in tempi più recenti l'Occidente liberale aiutò un capo comunista, Gorbaciov, che si era messo in testa di smantellare dall'interno il Partito comunista sovietico. Era il 1986 quando Gorbaciov annunciò al mondo la perestrojka, una sorta di rottamazione ante litteram. Fu l'innesco della rivoluzione politica che portò alla caduta dei regimi comunisti e a quella del muro di Berlino.

Gorbaciov, un comunista, diventò l'eroe del mondo libero. Se mi passate la semplificazione, Renzi è il nostro Gorbaciov. Va sostenuto e incoraggiato nella sua perestrojka perché la possibilità di liberarsi di quella vecchia sinistra, fatta di odio e rancore, è più urgente di qualsiasi altra considerazione. In questo senso sosteniamo Renzi. Col quale speriamo di poterci confrontare al più presto nelle urne, liberi da pregiudizi. E fino a quel momento è giusto aiutarlo dall'opposizione. Stesso obiettivo ma strade parallele. Nell'interesse innanzitutto di Renzi. Se l'America di Reagan avesse mandato i marines in soccorso a Gorbaciov non solo non sarebbe caduto il Muro, ma sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale. Meglio evitare ingerenze.

Oggi forza Renzi, ma noi restiamo quelli di Forza Italia.

Commenti