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Tempi della giustizia: Italia maglia nera

Cifre allarmanti nel nuovo rapporto della Commissione europea sui sistemi giudiziari: da noi alcuni processi durano oltre tre anni, molto più che negli altri Paesi membri

Cause civili che in Appello durano sempre di più e superano i tre anni e che in Cassazione sono lunghe in media 1.230 giorni. Procedimenti pendenti in primo grado che, pur in calo, sono più di 4 milioni, per una durata media ancora di molto superiore a quella degli altri Paesi europei. Che il nostro sistema giudiziario non goda di buona salute non è una novità, ma i numeri aiutano ad avere un quadro più preciso. Sono i dati del rapporto 2012 della Commissione europea per l’efficacia della giustizia, realizzata con il contributo dell’Istituto di ricerca sui sistemi giudiziari del Cnr.

Il nuovo bilancio (riferito al 2010) è stato presentato lo scorso 25 ottobre in occasione della Giornata europea per una giustizia civile più vicina ai cittadini. Il rapporto della Cepej-CoE (Commissione europea per l’efficienza della giustizia del Consiglio d’Europa) valuta i sistemi giudiziari di 46 dei 47 stati membri del Consiglio, mettendo a confronto budget, organizzazione della giurisdizione, flussi e durata dei procedimenti, patrocini gratuiti a spese dello Stato. “Per l’Italia, si confermano i gravi problemi dovuti all’eccessiva durata dei procedimenti, ma si individuano anche segnali di miglioramento”, spiega Marco Velicogna dell’Irsig-Cnr.

“Rispetto alla rilevazione del 2008 – aggiunge l’esperto – si registra un lieve calo (-3%) dei procedimenti pendenti, che rimangono però intorno all’imponente cifra di 4 milioni. Sempre in primo grado, migliora anche la durata media dei contenziosi civili, da 532 a 492 giorni: certamente ancora troppi, se paragonati ai 289 della Spagna, 279 della Francia e 184 della Germania, ma si tratta finalmente di una tendenza positiva”. La situazione delle corti d’Appello rimane critica. Continua Velicogna: “Il settore penale registra un costante aumento nella durata dei procedimenti, con 998 giorni: 194 in più dal 2008 e ben 213 dal 2006. Peggiore ancora la situazione del civile dove le cause di secondo grado durano in media 1.267 giorni, oltre 3 anni”.

Anche la capacità dei tribunali di smaltire gli arretrati è peggiorata. Né migliorano le cose presso le sezioni civili della corte di Cassazione: “Occorrono mediamente 1.230 giorni per concludere un procedimento: 169 in più dal 2008 – conclude il ricercatore –. I casi pendenti, però, calano del 3%. Va meglio nelle sezioni penali, con una durata sui 240 giorni”.

Qualche speranza, sostengono gli esperti del settore, arriva dalla graduale diffusione del processo civile telematico.

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