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Toghe vacanziere, Mister tasse e il golpe di Sarko: ecco il podio dei peggiori

Magistrati nell’occhio del ciclone tra sentenze chiacchierate e vacanze a prezzi stracciati. Ruffini promette un Fisco mai amico. E Sarkozy ammette le trame contro il Cav. Ecco i peggiori della settimana

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Siamo agli sgoccioli. L’estate militante di Elly Schlein sta finendo. E dire che non l’abbiamo nemmeno vista iniziare. Ma tant’è. La segretaria del Pd ha scelto una chiusura col botto: non riuscendo a fare opposizione al governo, si è data alla musica. Chitarra e grandi classici della musica rock. Il pubblico è quello delle Feste dell’Unità. Ma il passo verso la celebrità è breve. E noi del Podio già ve lo avevamo detto in tempi non sospetti: avanti così e l’anno prossimo ce la ritroveremo al Festival di Sanremo. Non resta che vedere se come solista o in duetto con qualcuno. Nel caso Giuseppe Conte già scalda i motori.

Nome del gruppo: I giallorossi.



Ma veniamo al nostro Podio dei peggiori. Questa settimana al terzo posto troviamo la Nazionale dei magistrati. Anche in questa rovente estate si sono dati a sentenze pazze che hanno destato non poche polemiche nell’opinione pubblica. Prendete il caso del bidello che ha palpato il sedere alla studentessa mentre saliva le scale. L’uomo è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale poiché l’atto è durato meno di 10 secondi. E poi il caso dei due 19enni di Firenze accusati di violenza: assolti perché hanno sbagliato a valutare il consenso dato dalla giovane. E poi c’è il barbaro stupro di gruppo a Palermo: il gip ha liberato una delle sette belve, la più feroce dicono, perché ha dimostrato "resipiscenza", cioè consapevolezza del proprio errore. Poi un altro giudice però lo ha rimesso dentro perché si è vantato sui social. Alla faccia della resipiscenza. Il tutto mentre il branco cerca di far credere che la povera ragazza era consenziente. Decisioni che fanno storcere il naso. Per non parlare, poi, delle vacanze super esclusive a Pianosa. Tutto regolare, per carità. Ma, come raccontato nell’inchiesta del Giornale, si possono godere una super estate alla modica cifra di sette euro al giorno. Alla faccia dell’inflazione!

Al secondo posto troviamo Ernesto Maria Ruffini, Mister Tasse, ovvero il direttore dell'Agenzia delle Entrate. Alla vigilia della settimana che conta ben 147 scadenze fiscali ha annunciato l'imminente entrata in funzione del meccanismo di incrocio dei dati dei conti correnti con quelli delle banche dati dello Stato. Obiettivo: stanare gli evasori. Più che un annuncio, una minaccia. Al governo, che ha chiesto un fisco più amico, ha opposto la linea dura: “Gli amici ce li scegliamo, non me li può dare la legge, gli amici stanno altrove. Il Fisco non può essere amico”. Nulla che faccia ben sperare il contribuente.

Il peggiore della settimana è Nicolas Sarkozy, l’ex presidente della Francia. Nel libro “Le temps des combats” (autobiografia di cui non sentivano certamente la mancanza) non solo ha rivelato una retroscena che noi italiani conoscevamo molto bene (il golpe che nel 2011 portò alle dimissioni dell’allora premier Silvio Berlusconi) ma se ne è addirittura vantato. Sentitelo: “Ci fu tra noi un momento di grande tensione quando dovetti spiegargli che il problema dell'Italia era lui!”. E poi ancora: "Io e Angela Merkel eravamo convinti che era diventato il premio del rischio da pagare ai creditori del Tesoro, convinti che la situazione sarebbe stata meno drammatica senza la sua attitudine patetica". Una vera vergogna, un durissimo colpo alla nostra democrazia, un pugno alla credibilità dell’intera Unione europea.

Sarkozy questa settimana è il peggiore del Podio, ma resterà a lungo il peggiore della storia europea.

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