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"Un traditore. La politica rende str...". La furia di Toninelli contro Di Maio

L'ex ministro dei Trasporti accusa l'attuale inviato Ue nel Golfo Persico di aver gradito lo spirito grillino. "Cosa fai, ti aggrappi alla poltrona? Con una giravolta come questa stai sulle balle all'universo mondo"

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Rinnegamento totale. "Di Maio rappresenta il tradimento della più grande speranza di rinnovamento politico degli ultimi 10 anni". In tv Danilo Toninelli ha silurato così l'ex capo politico dei Cinque Stelle, scrivendo l'ennesima e rocambolesca pagina della decandente epopea grillina. Assieme al governo durante il Conte I, ora l'ex ministro dei Trasporti e l'attuale rappresentate Ue nel Golfo Persico sono due mondi sideralmente opposti. Senza alcun punto di contatto. "Se l'ho più sentito? E come faccio? Alzo la cornetta per dirgli 'vai a quel paese, Luigi' e metto giù?", ha osservato l'ex parlamentare 5s, sfongandosi con Peter Gomez nella prima puntata della nuova stagione de La Confessione.

Quella espressa da Toninelli nei confronti dell'ex collega è stata una delusione marcata. Attraversata anche da un fastidio non certo sottaciuto. "Lui era, prima di tutto, il frontman, quello che diceva 'basta sprechi, avanti con la legge contro la corruzione e con il taglio dei parlamentari'. Sono tutte cose che finalmente avevano aperto alla speranza i polmoni delle persone", ha premesso l'ex ministro, oggi molto attivo sui social a sostegno dei Cinque Stelle. "E poi cosa fai? Ti aggrappi alla poltrona?", ha proseguito Toninelli alludendo alle nuove avventure politiche di Di Maio. "Me lo immagino Luigi, che si è suicidato politicamente come mai nessuno, come stava crollando, precipitando dalla torre alta in cui si trovava. Era arrivato a un metro da terra e qualcuno all'ultimo secondo gli ha lanciato un salvagente", ha ancora sferzato Toninelli.

"Aveva finito i due mandati come grillino e quindi è diventato un qualcosa di sconvolgentemente opposto a quello che era e rappresentava per me, per il movimento e per gli italiani. Certo, se fai una giravolta come questa, stai sulle balle all'universo mondo", ha aggiunto l'ex ministro, accusando il fu capo politico del Movimento di incoerenza oltre che di tradimento delle battaglie grilline d'un tempo. Anche alla luce delle vicissitudini di quest'ultimo, Toninelli ha poi riflettuto sulla regola pentastellata del doppio mandato. E ha osservato: "Visto come sono andate le cose con un certo Di Maio e, ultimo in ordine di tempo, con un certo Cancelleri, basta un mandato".

Nelle sue riflessioni televisive, l'ex parlamentare ha anche aggiunto: "L'essere umano è l'animale peggiore che c'è sulla Terra. La politica, se va bene, peggiora le persone rendendo chiunque uno str*nzo. A meno che sei un soggetto, diciamo particolare come me, che nasce in una famiglia molto povera, dove sai che l'incarico che ricopri è uno strumento per soddisfare bisogni non tuoi ma di chi sta fuori Palazzo, ti senti investito dall'incarico che ricopri. E il tuo obiettivo diventa rinnovare l'incarico e infine rinnovare la poltrona".

Dai, Toninelli poteva prenderla anche peggio.

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