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Trentino e Alto Adige al voto dopo l'era Dellai-Durnwalder

Il Trentino sceglie Ugo Rossi: non ce la fa l’imprenditore Diego Mosna. Niente competizione invece in Alto Adige dove vince Arno Kompatscher. Ma l'Svp cala

Trentino e Alto Adige al voto dopo l'era Dellai-Durnwalder

Affluenze in calo in tutto il Trentino Alto Adige, soprattutto nella provincia autonoma di Trento. In Alto Adige l’astensione dal voto ha colpito particolarmente i comuni dove è insediata la popolazione di lingua italiana. L’elettorato di lingua tedesca ha sancito il passaggio dall’era Durnwalder ad Arno Kompatscher. Il Trentino punta su Ugo Rossi, il candidato della coalizione uscente di centrosinistra autonomista, attuale assessore alla Salute e alle Politiche sociali.

Il plebiscito di Arno Kompatscher sfonda le 80mila preferenze (81.107 sulle 131.236 totali) e fa meglio del suo predecessore alla carica di governatore dell’Alto Adige Luis Durnwalder quando fu eletto per la prima volta nel marzo del 1989. La Suedtiroler Volkspartei, che da sempre rappresenta della popolazione di lingua tedesca in provincia di Bolzano, non è tuttavia riuscita a superare come nel 2008 il 50 % dei voti. Anzi, il calo è ancor più sensibile perchè la Svp si è "fermata" al 45,7 %, il
2,4% in meno rispetto a cinque anni fa. Anche a livello di seggi il partito della Stella Alpina è sceso da 18 a 17 e ciò significa perdere la maggioranza assoluta. Altre alleanze, oltre a quella già scritta con il Pd che centra due consiglieri senza però sfondare considerando il crollo del centro destra, non saranno facili ma comunque saranno prese in un secondo momento. Le elezioni provinciali del 2013 hanno registrato il tracollo della rappresentanza italiana causato dal forte astensionismo del suo elettorato nella città di Bolzano. Così, in consiglio, da otto consiglieri della precedente legislatura si passerà addirittura a cinque, numero mai toccato in precedenza. Ciò significa che nella giunta a nove ci sarà un solo assessore provinciale di lingua italiana. Il consiglio sarà composto da 17 consiglieri della Suedtiroler Volkspartei, sei della destra populista tedesca Die Freiheitlichen (17,9 %), tre dei Verdi (8,7%), tre della Suedtiroler Freiheit e due del Pd. Il crollo delle liste di centrodestra a Bolzano, che hanno influito notevolmente sul voto in provincia, è dovuto alla frammentazione dei partiti causato dalle liti tra i loro esponenti. Il centrodestra vede come primo partito Forza Alto Adige - Lega Nord - Team Autonomie che, rimanendo al 2,5%, potrà contare solo su un consigliere. Anche il capolista del Movimento 5 Stelle, che si attesta al 2,5%, appartiene al gruppo linguistico tedesco. Nonostante il magro risultato Beppe Grillo è soddisfatto: "Siamo entrati in Alto Adige dove mi hanno salutato come Grillo ma detto con la K. Abbiamo messo dentro uno che è una meraviglia, è stato il più grande successo da quando esistiamo, un successo stratosferico". Alto Adige nel Cuore ha ottenuto 6.057 consensi (2,1%) mentre Unitalia - Movimento per l’Alto Adige è uscito dal consiglio per non aver raggiunto nemmeno i cinquemila voti (4.831 - 1,7%). Male anche Scelta Civica per l’Alto Adige-Sudtirol con l’1,6%.

A Trento la vittoria è del centrosinistra col Pd di Ugo Rossi che conquista il 58,12% dei voti e diventa il governatore dopo quattordici anni di Lorenzo Dellai. Rossi ha battuto Diego Mosna (19,28%), mentre Maurizio Fugatti, della Lega Nord, è al terzo posto (6,59%). A seguire Filippo Degasperi del Movimento Cinque Stelle (5,72% ) e Giacomo Bezzi di Forza Trentino (4,27%). Nel Consiglio provinciale sono stati attribuiti 9 seggi al Partito Democratico del Trentino 9, 7 al Partito Autonomista Trentino Tirolese, 5 all'Unione per il Trentino, 4 al Progetto Trentino, uno a testa a Movimento Cinque Stelle, Civica Trentina, Amministrare il Trentino, Union Autonomista Ladina, Lega Nord. Maggioranza assoluta per il Pd, qiundi, anche se è opportuno registrare il balzo di Patt, partito autonomista tirolese, presente nella coalizione di centrosinistra, che arriva al 17 per cento.

Il giorno del grande cambio in Trentino Alto Adige, dopo l’era Dellai-Durnwalder, ha avuto anche gli occhi puntati sull’affluenza alle urne. Il distacco generale dalla politica degli italiani ha già fatto sì che gli addetti ai lavori guardassero alle elezioni delle due Province autonome come a un test di valore nazionale sulla distanza dai palazzi. E qualcosa forse ci sarà da dire, se si osserva che il Trentino ha registrato un calo dei votanti di oltre il 10 per cento rispetto alle stesse provinciali del 2008. Ma anche l’Alto Adige ha visto scendere i votanti pur fermandosi al -2,4%. In entrambi i casi il rinnovo dei governi delle due Province chiude definitivamente un’era. Per il Trentino è quella che ha visto, per quattordici anni consecutivi, Lorenzo Dellai alla guida della Provincia.

Per l’Alto Adige sono, invece, venticinque gli anni che Luis Durnwalder è rimasto alla testa del governo provinciale.

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