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Ue: "Maggiore flessibilità di bilancio per l'Italia"

L'Unione europea ha dato l'ok all'Italia per una maggiore flessibilità nei prossimi bilanci. Ora il governo non ha più scuse: bisogna abbassare le tasse e rilanciare la crescita

Ue: "Maggiore flessibilità di bilancio per l'Italia"

Ora il governo non avrà più scuse. O almeno non potrà più appellarsi alla procedura per deficit eccessivo imposta dall'Unione europea. La Commissione europea ha infatti dato l'ok alla maggiore flessibilità in bilancio per i Paesi come l'Italia con i conti in ordine.

"Un risultato importante, forse il più importante di tutti nel rapporto con le istituzioni europee", commenta Palazzo Chigi, "È il premio per la scommessa che questo governo ha fatto fin dall’inizio sul rispetto degli obiettivi di finanza pubblica". E Enrico Letta esprime il suo entusiasmo su Twitter:

Nel provvedimento che porta la firma di Josè Manuel Barroso si parla di "deviazioni temporanee" dagli obiettivi di bilancio previsti dal Patto di Stabilità e solo in caso di investimenti pubblici legati a misure per favorire la crescita. Di certo la chiusura della procedura europea danno ora al governo italiano maggiori margini di manovra che permetteranno di abbassare le tasse e mettere a punto provvedimenti per rilanciare l'economia italiana. Con qualche paletto: il tetto del 3% di deficit non può comunque essere sforato, come spiega il portavoce del commissario Olli Rehn: "Non si esclude la spesa per investimenti dal calcolo del deficit, ma si consente una deviazione dall’obiettivo del pareggio di bilancio". Ma l'esecutivo può partire, ad esempio, da misure che permettano di abbassare le tasse alle imprese o immettere nuova liquidità nelle loro casse per aiutare la ripresa economica.

L'importante è che questi provvedimenti non vadano verso l'aumento della spesa pubblica, ma si concretizzino in agevolazioni fiscali. "Ora bisogna avere il coraggio di una svolta radicale e responsabile: non una deroga a spendere di più, i cosiddetti investimenti pubblici produttivi, troppo spesso (la storia insegna) lenti da avviare e inefficienti", spiega il presidente della Commissione finanze della Camera, Daniele Capezzone, "Quello che invece occorre è soprattutto dare subito un taglio deciso alle tasse, accompagnandolo con un piano altrettanto incisivo di tagli alla spesa".

Per Giorgio Squinzi è comunque una buona notizia.

"Credo che come Paese, come italiani, con tutti i sacrifici che abbiamo fatto in quest’ultimo periodo ce lo meritiamo ampiamente", ha commentato il leader degli industriali, secondo cui ora è importante che alla teoria seguano i fatti: " Ora bisogna applicare rapidamente quanto scritto nei decreti. Tutti, imprese, giovani, lavoratori, aspettano un’esecuzione rapida di quanto previsto dai dispositivi di legge"

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