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"Un'illusione salvare e accogliere tutti. L'unica soluzione è fermare le partenze"

Il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni (Lega): «Scafisti unici responsabili delle tragedie, no a riedizioni di Mare nostrum». E difende il patto Ue-Tunisia

Nicola Molteni
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"Un'illusione salvare e accogliere tutti. L'unica soluzione è fermare le partenze"

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«Di fronte a 41 morti serve cordoglio e rispetto». Il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, critica il Pd per le polemiche sollevate dopo l’ennesimo naufragio di migranti.

Crede che stia strumentalizzando le stragi in mare?
«Dall’inizio dell’anno siamo a quasi 2.000 morti e dispersi nel Mediterraneo centrale, la rotta più mortale. La soluzione non è una riedizione della fallimentare Mare Nostrum o una missione europea come chiede la sinistra, ma l’unica soluzione per evitare tragedie è bloccare le partenze dai Paesi di origine e transito delle migrazioni, contrastare gli scafisti gli unici veri responsabili delle morti in mare. La linea del governo Meloni è quella giusta, affrontare il tema dei flussi attraverso la dimensione esterna».

La conferenza internazionale sulle migrazioni è un punto di svolta?
«Il memorandum con la Tunisia sottoscritto dalla Ue, ma voluto e guidato dal governo italiano unitamente alla Conferenza internazionale su migrazione e sviluppo tenuta a Roma sono il punto di partenza, alto e nobile di una politica di governo delle migrazioni che torna a vedere l’Italia protagonista. Cooperazione, sviluppo economico e crescita nei Paesi Terzi con un Piano per l’Africa, piano non di predazione ma di pace e investimenti, contrasto alle migrazioni illegali sono le soluzioni.
Grazie al governo di centrodestra, l’Italia torna ad avere un ruolo centrale nel Mediterraneo. Per anni siamo stati subalterni».

Il caso di Rovereto dimostra che la legge Bossi-Fini va cambiata?
«Sono stato a Rovereto l’altro giorno e ho presieduto il comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica. Ho portato il cordoglio del governo ai famigliari e alla comunità locale. Una donna di 61 è stata barbaramente massacrata da un nigeriano. Fatti di questa brutalità non devono ripetersi. Il Presidente Meloni e il ministro Piantedosi hanno annunciato una stretta sulle espulsioni, un decreto-legge per rendere immediate e certe le espulsioni di soggetti pericolosi e violenti con un profilo criminale elevato. Siamo già al lavoro. Sarà pronto a settembre. I principi su cui poggia la Bossi/Fini non vanno toccati».

Il piano di Piantedosi basterà per contrastare la criminalità?
«Sarà un pacchetto sicurezza completo e all’altezza delle aspettative. Il presidente Meloni e il ministro Piantedosi ne hanno discusso e siamo già al lavoro con gli uffici del ministero. La sicurezza è la precondizione per lo sviluppo e crescita di un territorio. Senza sicurezza viene meno la coesione sociale e il senso di comunità. Per questo governo la sicurezza è e rimane una priorità».

Perché le politiche della sinistra non hanno funzionato?
«La sinistra ha una visione ideologica della sicurezza e delle migrazioni. Sono quelli dell’accoglienza illimitata, del mondo senza frontiere, della cancellazione del reato di immigrazione illegale, sono i profeti dell’immigrazione globale. Il centrodestra e la Lega hanno invece una visione pratica e realistica. Minniti è stato un bravo ministro dell’Interno. La sinistra non lo ha mai accettato né sostenuto. I Cpr, centri permanenti per i rimpatri, li ha istituiti lui nel 2017.
Ora la sinistra li vorrebbe chiudere. Per me invece servono 20 Cpr uno per regione altrimenti diventa impossibile espellere i clandestini».

Come si può migliorare il lavoro degli agenti?
«Ogni 3 ore in Italia si consuma un atto di violenza, minaccia e aggressione alle Forze di Polizia. Tutto ciò è inaccettabile e non più tollerabile.

Con il nuovo “pacchetto sicurezza” annunciato dal presidente del Consiglio e dal ministro dell’Interno, al quale stiamo già lavorando, sarà previsto un quadro legislativo aggiornato a tutela delle forze di polizia».

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