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L’amore ai tempi del telefonino

Uno studio rivela che «Ti amo» è frase più usata negli sms: viene scritta undici volte ogni mille parole. E il 40% degli inglesi ha ricevuto una dichiarazione via cellulare

L’amore ai tempi del telefonino

Per dire «ti amo» e dichiarare il nobile sentimento non è più necessario farlo a voce. Oggi basta un telefonino. La nuova frontiera delle dichiarazioni d'amore si chiama infatti sms. Secondo uno studio condotto dall' università britannica Sheffield Hallam University, in Gran Bretagna la parola amore è la più usata nel mondo dello Short Message Service, comparendo ben undici volte su mille parole inviate. A quanto pare «il messaggino» rappresenta anche un'ottima tattica di corteggiamento: lo studio rivela infatti che il quaranta percento degli intervistati avrebbe ricevuto dal partner la prima dichiarazione d'amore via sms. Questo perché a volte ci vuole coraggio per rivelare i propri sentimenti di persona e uscire allo scoperto, soprattutto per i timidi e i più riservati: «Gli sms hanno aperto una nuova strada - dice Simon Dornan (il portavoce della Virgin Mobile) - per esprimere l'amore e le emozioni per i britannici, tradizionalmente riservati».
Antidoto alla timidezza
Così l’sms è anche un ottimo antidoto alla timidezza, ma non solo per gli adolescenti inesperti nel linguaggio dell'amore: secondo lo studio anche gli adulti (il 50 per cento degli intervistati) scelgono il messaggio via telefonino per dire cose che non avrebbero il coraggio di dire a voce alla persona amata. Certo è che chi decide di dichiarare amore o manifestare affetto attraverso gli sms deve far fronte a un piccolo problema: un messaggino può contenere poche centinaia di caratteri (altro che lunghe lettere d'amore!), la soluzione sta nel dare sfogo alla fantasia e giocare con le forme brevi del nascente linguaggio sintetico: così in Gran Bretagna le parole più usate sono Lov e Luv, che hanno lo stesso suono di Love ma che fanno risparmiare «la bellezza» di un carattere. In Italia la forma più popolare di abbreviazione è l'affettuosa sigla di «Ti voglio tanto bene» (TVTB). Il messaggino, dunque, è alla conquista del mondo dei sentimenti, non a caso è diventato in pochi anni protagonista del cinema e delle serie televisive. Un esempio per tutti? Nell'ultima scena della serie tv statunitense Sex and the City, che è stata seguita da milioni di spettatori in tutto il mondo, gli sceneggiatori hanno scelto di coronare la storia d'amore della protagonista Carrie Bradshaw con un sms inviatole dal suo amato e misterioso Mr. Big (che proprio nel messaggio le rivela il suo nome, firmandosi John).
Le sigle al cinema
E l'Italia non è di certo da meno, le lunghe lettere d'amore sono passate di moda, e il nuovo linguaggio messo appunto dagli adolescenti per scambiarsi sms a ogni ora del giorno e della notte, ha invaso anche il nuovo cinema italiano dedicato ai teeneger dove i personaggi usano i messaggi via telefonino per dirsi «ti amo», per corteggiarsi, o nascondere tradimenti: i cult movies delle nuove generazioni, come «Ho voglia di te» di Luis Prieto, «Notte prima degli esami - Oggi» di Fausto Brizzi, e «Tre metri sopra i cielo» di Luca Lucini ( dove un messaggino tra i protagonisti basta per riappacificarsi dopo una crisi amorosa) ne sono un ottimo esempio.

Nel nostro paese si è aperto anche un vero e proprio «mercato web» sugli sms d'amore: sono centinaia infatti i siti internet italiani che offrono (a pagamento), messaggini d'amore pronti per essere inviati direttamente dal web.

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