Cronache

È l’ora di cena, in Comune manca il numero legale

Ultimi fuochi (e che fuochi) per il consiglio comunale di Imperia. In attesa di essere riconvocato lunedì 30 marzo e venerdì 3 aprile, la seduta del parlamentino imperiese dell'altra sera è finita tra roventi polemiche, con abbandoni dell'aula da parte della minoranza di sinistra, appelli al regolamento, richieste di verifica del numero legale, tanto che il presidente dell'assise Emilio Varaldo ha dovuto più di una volta fare la voce grossa per riportare i consiglieri a più miti consigli. Ormai nel capoluogo in vista delle elezioni del 7 giugno è campagna elettorale aperta e ogni occasione (anche a causa della trasmissione televisiva delle sedute che fa da cassa di risonanza), è buona per fare propaganda. In discussione c'era la pratica relativa all'approvazione del rendiconto finanziario 2008 presentato dall'assessore all'amministrazione finanziaria Rodolfo Leone. Il bilancio è passato con 22 voti favorevoli e due contrari quelli da parte dei consiglieri Pasquale Indulgenza (Rifondazione comunista) e Gabriella Badano (Verdi). Il resto della opposizione, compresa l'Udc che candida a sindaco Fabrizio Gramondo, aveva, infatti, abbandonato l'aula consiliare. A un certo punto un esponente dei banchi alla sinistra del sindaco Luigi Sappa accortosi che i banchi della maggioranza erano vuoti (causa pausa cena) ha anche chiesto la verifica del numero legale. Molto contestata dalla sinistra la parte del bilancio che riguardava il rispetto del cosidetto patto di stabilità, ma l'assessore Leone nella sua replica ha respinto punto per punto le accuse dell'opposizione.
La data di scioglimento del consiglio comunale è fissata per il 10 aprile, ma prima di allora sono previste ancora due sedute nelle quali si tratterrà, tra l'altro, della prima variazione di bilancio 2009, pratica, che sotto elezioni si preannuncia calda.

Il rush finale riguarderà poi pratiche urbanistiche da zona Gabella a San'Agata.

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