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Le lacrime di coccodrillo della Boccassini? "C'è stato un cattivo uso delle intercettazioni"

Il magistrato all'Università di Padova: "Non fa piacere a nessuno, neanche a me, leggere sui giornali le vicende private delle persone. C'è stato un cattivo uso delle intercettazioni telefoniche da parte della magistratura"

Le lacrime di coccodrillo della Boccassini? 
"C'è stato un cattivo uso delle intercettazioni"

Nell'aula magna dell'Università di Pavia ieri sera è arrivata una Ilda Boccassini che non ti aspetti. Che si esibisce in una sorta di autocritica, che bacchetta i colleghi e che si indigna a leggere certe cose sui giornali. Le "certe cose" sono le intercettazioni telefoniche. Il magistrato ha affrontato l'argomento presenziando alla serata inaugurale della rassegna Mafie 2011: legalità e istituzioni. E le sue esternazioni hanno mostrato una Boccassini diversa da quella a cui lei stesso ci ha abituati.

Le intercettazioni telefoniche "sono uno strumento di indagine importantissimo per la ricerca delle prove. Questo non toglie che a volte possa capitare di farne un cattivo uso: non fa piacere a nessuno, neanche a me, leggere sui giornali le vicende private delle persone". E la critica continua: "C'è stato un cattivo uso delle intercettazioni telefoniche da parte della magistratura, ovvero da parte degli uffici del pubblico ministero a livello nazionale". E ancora: "Anche io, da cittadina, leggendo sul giornale delle cose che non dovrei leggere, m'indigno".

Il procuratore aggiunto a capo della Dda di Milano ha poi spiegato che: "Nella conflittualità che c'è oggi nel nostro Paese - riporta il Corriere della sera - le conversazioni captate diventano uno strumento di lotta politica. Ma fin quando la conflittualità sarà così alta, non sarà possibile la serena autocritica di entrambe le parti necessaria per sedersi attorno a un tavolo e studiare un sistema giudiziario a uso e consumo dell'utenza". Insomma, la critica della Boccassini va divisa equamente tra la magistratura e la politica.

E alla fine la sua invettiva e la sua predica contro la magistratura rischiano di passare come delle lacrime di coccodrillo. 

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