Lavoro

Decreto Lavoro, novità per i Fringe Benefit: esenzioni fino a 3.000 euro per dipendenti con figli

Rimborso previsto per le utenze domestiche. Nel 2022 la spesa complessiva è stimata a 142 milioni di euro

Decreto Lavoro, Fringe Benefit, esenzioni fino a 3.000 euro per dipendenti con figli
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Il Decreto lavoro, approvato dal Consiglio dei Ministri il primo maggio, prevede la riconferma della soglia per i fringe benefit, ovvero i compensi in natura attribuiti dal datore di lavoro nei confronti del lavoratore che non concorrono alla formazione del reddito. Nello specifico, il limite di erogazione ammonta ad un massimo di 3.000 euro.

Come funziona

Le aziende potranno rimborsare le utenze domestiche (acqua, luce e gas) ai propri dipendenti. Il reddito da lavoro dipendente è costituito da tutte le somme percepite a qualunque titolo nel periodo d’imposta in relazione al rapporto di lavoro. Il benefit viene erogato “ad personam”. Questo intervento è rivolto ad una platea di lavoratori con figli a carico. Nello specifico, sono compresi i figli nati al di fuori del matrimonio e riconosciuti, i figli adottivi o quelli affidati. Inoltre, ai sensi dell’articolo 12, comma 2, del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) del 2022, si considerano a carico i membri della famiglia che nell’anno 2022 hanno realizzato un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro oppure uguale o inferiore a 4.000 euro per i figli di età non superiore ai 24 anni. Inoltre, il lavoratore per ricevere il benefit dovrà consegnare al datore di lavoro una dichiarazione contente anche il codice fiscale dei figli.

Rimborso utenze per uso domestico

Come anticipato, il datore di lavoro potrà rimborsare le utenze per uso domestico. Nello specifico si tratta di due tipologie di utenze. Innanzitutto, quelle intestate al condominio che vengono calcolate per la quota a carico del singolo condomino. Secondariamente, sono incluse le utenze intestate al proprietario dell’immobile o locatore, se nel contratto di locazione è prevista una forma di addebito non forfettario a carico del locatario del coniuge o dei familiari.

Le cifre

È necessario un breve excursus per comprendere la natura di questa proroga. Con la legge di bilancio 2022 (legge 30 dicembre 2021, n. 234), si è tornati a poter utilizzare l’importo massimo di erogazione dei fringe benefit valutandoli esenti fino a 258,23 euro. Con il decreto Aiuti Bis (decreto legge del 9 agosto 2022, n. 115), è stato esteso l’importo massimo di erogazione dei benefit rendendoli esenti fino a 600 euro e implementando la possibilità di inclusione del rimborso delle utenze domestiche. Infine, con il decreto Aiuti Quater, è stato esteso l’importo massimo di erogazione dei fringe benefit e stabilito alla soglia massima di 3.000 euro. Quest’ultimo decreto è stato quindi riconfermato per tutto il 2023.

La spesa complessiva è stimata a 142 milioni di euro nel 2023 e 12 milioni per il 2024.

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