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Legittimo impedimento: 300 gli emendamenti

L’Udc è favorevole al legittimo impedimento solo se il Pdl non inserirà nel provvedimento altri "vagoni" tesi a estendere lo scudo ai ministri. Casini avverte: "Pronti a cambiare". Bocchino: "Legge a favore di tutti gli italiani". Il testo domani in aula alla Camera: 300 emendamenti

Legittimo impedimento: 300 gli emendamenti

Roma - L’Udc è favorevole al legittimo impedimento solo se il Pdl non inserirà nel provvedimento altri "vagoni" tesi a estendere lo scudo ai ministri. Incontrando a Montecitorio i giornalisti che gli domandando quale sarà l’atteggiamento dei centristi in Parlamento, il leader centrista Pierferdinando Casini si è detto disponibile ad appoggiare il ddl, ma ha avvertito: "Se invece le cose cambiano, dobbiamo vedere".

L'apertura di Casini In un'intervista al Corriere della Sera, Italo Bocchino aveva già spiegato che l’Udc si asterrà come ha già fatto in commissione, "se la tutela sarà estesa ai titolari dei diversi dicasteri". A proposito del dibattito sulla giustizia, Bocchino aveva poi osservato che "il problema è vedere se una legge è giusta o no. Noi del Pdl votiamo leggi a favore di tutti gli italiani". Casini ha puntualizzato che l'Udc dovrà "vedere gli emendamenti". "Noi siamo favorevoli a una tutela del presidente del consiglio, perché riporterebbe un pò di serenità, e quindi voteremmo a favore - ha continuato il leader centrista - però cambia se ci mettono altri 'vagoni', che riguardano anche altre figure".

Testo in aula Sono circa 300 gli emendamenti al testo sul legittimo impedimento, che da domani saranno all’esame dell’aula della Camera. Il provvedimento dovrebbe essere licenziato entro giovedì, non è chiaro se con il sostegno della sola maggioranza. Pare invece certo che il governo non porrà la fiducia. Pier Ferdinando Casini ha dato la disponibilità dell’Udc ad approvare la norma, a patto che riguardi solo il presidente del Consiglio.

Il testo attuale invece estende le prerogative di sospensione dei procedimenti, per impegni istituzionali, anche ai ministri.

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