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L'ennesima, maledetta domenica di caccia: tre morti e un ferito

Approssimazione, leggerezza, condizioni fisiche non ottimali e finiscono in tragedia le battute di caccia. Due uomini colpiti per errore in Molise e in Piemonte, mentre inseguivano cinghiali. Un altro morto di infarto in Liguria. Nel Trevigiano un ferito per un colpo accidentale alla gamba

Caccia di sangue. Non solo quello delle migliaia di capi di selvaggina sacrificati ogni anno al divertimento di chi si sente più forte imbracciando un fucile. Ma anche di quello degli appassionati: forse un motivo in più per rivedere norme e finalità dell'attività venatoria in Italia.
È stata una vera e propria «maledetta domenica», quella dei cacciatori: due uomini uccisi per errore, uno morto stroncato da un infarto durante una battuta al cinghiale e, nel Trevigiano, un altro ferito in modo grave dal colpo sparato per sbaglio da un compagno. Una giornata nera sottolineata dalla lega Anticaccia del Veneto, che ha ricordato anche il drammatico bilancio della stagione scorsa: 31 vittime (oltre a 65 feriti).
Il primo incidente è avvenuto in Molise, nei boschi di Civitanova del Sannio, in provincia di Isernia. Un cacciatore locale è morto dopo essere stato ferito da un amico che lo ha scambiato per una preda. La vittima è Antonio Maselli, 49 anni, di Ferrazzano (Campobasso), insegnante in un istituto superiore di Campobasso. L' uomo, a quanto si è appreso, ha lasciato la sua postazione dopo aver sentito i cani abbaiare ed è stato colpito all' addome. Soccorso dagli altri cacciatori, che sono riusciti a portarlo fuori dal bosco, è stato portato in ospedale ma è morto poco dopo. Il cacciatore che lo ha colpito è stato denunciato per omicidio colposo.
Finita in tragedia anche una battuta di caccia al cinghiale a Casaccia di Cellio, in Valsesia (Vercelli). Pierino Bruno, 61 anni, pensionato, è morto ucciso dai colpi di fucile sparati da un suo amico. L'incidente è avvenuto in una località impervia a 700 metri di altitudine. Bruno è stato raggiunto alla schiena da due proiettili ed è morto quasi sul colpo. Inutili i soccorsi dell'équipe del 118, giunta sul posto a bordo di un elicottero. Anche in questo caso l'amico che ha sparato è indagato per omicidio colposo.
A Zerman di Mogliano Veneto, in provincia di Treviso, un cacciatore è invece stato ferito alla gamba da un compagno al quale è partito accidentalmente un colpo di fucile nel corso di una battuta alla lepre. Il colpo di fucile caricato a pallettoni ha danneggiando gravemente un'arteria del cacciatore, un 57enne di Preganziol (Treviso) che è stato ricoverato in ospedale in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita.
Non è stato un incidente ma un malore, invece, a stroncare in Liguria un cacciatore di 55 anni, Salvatore Saffioti, nel pomeriggio, mentre partecipava a un'altra battuta di caccia al cinghiale, nei boschi sopra il Comune di Castelvittorio, lungo la strada per Langan. Stando alle prime informazioni, sarebbe stato colto da un infarto mentre camminava nei boschi.

A rendere difficili i soccorsi l'assenza di segnale del telefono e la difficoltà di comunicare anche via radio.

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