Cronache

L'ennesima provocazione di Vasco sulle droghe "Gli incidenti capitano anche a quelli lucidi"  

Continua la polemica fra il rocker e Carlo Giovanardi sul tema delle droghe leggere. Il Blasco, in un altro post su Facebook, ha replicato al sottosegretario:"Gli incidenti capitano anche a quelli lucidi e non solo a quelli che hanno fumato marijuana. Non si può strumentalizzare così le cose"

L'ennesima provocazione di Vasco sulle droghe 
"Gli incidenti capitano anche a quelli lucidi" 
 

Roma - Continua la polemica fra Vasco Rossi e Carlo Giovanardi sul tema delle droghe leggere. Il Blasco oggi ha risposto al sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega alle tossicodipendenze che aveva ripreso il canatnte su alcune affermazioni su uno spot del Governo contro l'uso delle droghe leggere. "Per quello che riguarda il discorso di ieri, che di marijuana a non è mai morto nessuno, trovo scorretta la risposta dell'onorevole Giovanardi che dice che queste cose dovrei andarle a dire ai parenti delle vittime di quelli che sono morti in un incidente stradale causato da uno che aveva fumato la marijuana". Il Blasco abbastanza risentito per il richiamo di Giovanardi ha continuato affermando che "gli incidenti capitano anche a quelli lucidi e non solo a quelli che hanno fumato marijuana. Non si può strumentalizzare così le cose". "L'informazione è fondamentale - ha continuato - bisogna che i giovani sappiano che la marijuana è una sostanza che non fa certo bene, ma comunque non è paragonabile all'eroina, che invece è pericolosissima e da cui bisogna stare lontani".

Intanto a Vasco ha risposto anche il Capo Dipartimento Politiche Antidroga, Giovanni Serpelloni che in una lettera aperta lo invita a moderare i toni e le sue esternazioni sulla tossicodipendenza. "Con il cuore in mano e non con l’ascia della censura, la prego di smetterla di fare confusione nella testa dei nostri figli e dei ragazzi italiani mandando messaggi ambigui e purtroppo assai superficiali per il complesso problema delle tossicodipendenze. Non la prenda come una imposizione o una limitazione del suo libero pensiero (e chi potrebbe fermarla!) ma una semplice richiesta di buon senso", ha scritto Serpelloni. "Si prenda una breve pausa di salute anche da Facebook faccia una intelligente e minima autocritica e riconosca che le droghe, tutte le droghe, non hanno mai portato e non porteranno mai nulla di buono ne nella sua vita ne in quella dei suoi amici. Smetta di volere fare pretestuose quante inesistenti distinzioni tra droghe più o meno tossiche". "Ormai scientificamente provato - dice Serpelloni - che per un ragazzo vulnerabile, i primi spinelli sono quelli più pericolosi, non tanto per i problemi tossicologici acuti, che tuttavia esistono, ma per la grande capacità che hanno di sensibilizzare le strutture celebrali a ricercare droghe sempre più attive, oltre che far deviare e alterare la fisiologica maturazione celebrale".

Secondo Serpelloni il 95% degli attuali tossicodipendenti da eroina o cocaina hanno iniziato con la cannabis. 

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