Interni

L'esordio nel mattone, Milano 2 e la Standa: così ha preso forma un miracolo tutto italiano

Fresco di laurea, inventò un nuovo modo di vendere le case, poi la nascita di Edilnord e quel lingotto d'oro per i primi 100 milioni. Nel 1988 l'ingresso nella Grande distribuzione

L'esordio nel mattone, Milano 2 e la Standa: così ha preso forma un miracolo tutto italiano

Ascolta ora: "L'esordio nel mattone, Milano 2 e la Standa: così ha preso forma un miracolo tutto italiano"

L'esordio nel mattone, Milano 2 e la Standa: così ha preso forma un miracolo tutto italiano

00:00 / 00:00
100 %

Tutto è partito dal mattone: la ricchezza, le tv, le relazioni politiche, il calcio. Un Silvio Berlusconi meno che trentenne capisce al volo che costruire palazzi e intere città è uno dei mestieri più redditizi che esistano. Dopo la laurea il suo obbiettivo fu di non andare «sotto padrone» perché non faceva parte del suo carattere. Il padre, direttore generale della Banca Rasini, gli presentò un costruttore, Pietro Canali, dove il giovane Silvio capì che il business non stava nelle costruzioni, ma nell'immobiliare, e si lanciò in un progetto coraggioso. Come raccontò in un'intervista «trovai dei terreni a Milano già provvisti delle autorizzazioni per costruire e ottenni dalla Bnl la promessa di un finanziamento: potevamo costruire quattro case tutte nostre da rivendere ad appartamenti». Era il 1961, aveva solo 25 anni. Andò da Canali e gli propose l'affare. Quello era dubbioso e gli offrì il 10% della società, ma Silvio disse: «Porto tutto io, terreni, soldi e farò l'amministratore delegato: facciamo 50 e 50. E quello, non senza tentennamenti, acconsentì». Nella nuova iniziativa finirono anche i 30 milioni che papà Berlusconi incassò come liquidazione della banca, Canali ne mise altri 30. Il terreno, in via Alciati, costò 190 milioni.

Fu qui che il giovane imprenditore inventò un modo nuovo per vendere le case: completato il primo piano vi allestì gli appartamenti completi di arredi, per dare al visitatore la sensazione di entrare in un'abitazione già pronta, e non in un cantiere. Fu il primo, grande successo. Poi, nel 1962, venne Brugherio, con la neocostituita Edilnord e capitali arrivati dalla Svizzera. Una città da 4-5mila abitanti, la vera palestra per la creazione, sei anni dopo, di Milano 2 (a Segrate, su un'area di 712mila metri quadrati costata miliardi di lire).

Brugherio segna la nascita dell'attività sportiva, Milano 2 di quella televisiva. A Brugherio, quando Berlusconi compra il terreno, in attesa di costruire fa allestire un campo da calcio e crea, per passione, una squadra che si chiama, appunto, Edilnord: è il 1963, la guida lui e la allena Marcello dell'Utri. Incentiva i giovani calciatori, li fa crescere fino alla terza divisione. Lui è già un uomo ricco e soddisfatto, gira su una Maserati azzurra e spesso si fa lasciare il volante dall'autista Luciano. Si fa fabbricare un piccolo lingotto d'oro che porta al collo con una catenina: reca la scritta 100 milioni. È il suo obbiettivo di guadagno in quel momento, oggi fa sorridere. L'epopea sportiva di Berlusconi, del Milan, delle coppe nasce proprio su quel campetto di Brugherio.

Così come la tv commerciale nasce a Milano 2. È una città satellite sul modello olandese, a sviluppo orizzontale, e Berlusconi va fiero delle tre viabilità su cui è organizzata: strade per i pedoni, per le biciclette, per le auto, dove tutto è più sicuro. Ha l'idea di dotare gli appartamenti di una tv via cavo che permetta alle mamme di seguire i figli nel parco o sulla strada per scuola. Da qui alla tv vera e propria il passo è breve, e quando la Corte costituzionale liberalizza le tv locali, Berlusconi è pronto. Inventa poi la finta diretta ovvero la riproduzione simultanea di videocassette uguali che gli permette di fatto di avere una tv nazionale. Crea fatturato per tante pmi non considerate dalla Rai, e contribuisce come dice orgogliosamente allo sviluppo dell'economia del Paese.

In quegli stessi anni la Fininvest investe nella grande distribuzione: nel 1988 acquista dalla Montedison il 70% della Standa (che paga quasi 1.000 miliardi di lire), poi aggiunge i Supermercati Brianzoli. Berlusconi crea lo slogan fortunato «La casa degli italiani» e dà fondo a tutte le sinergie per far amare al grande pubblico i suoi magazzini, che crescono di numero e di dimensioni, appaiono in spot televisivi e ospitano altri marchi del gruppo, come le agenzie turistiche Five viaggi. L'avventura nella Standa dura dieci anni, poi viene scorporata (alimentare e non alimentare) e venduta. Berlusconi accusò la politica: «Dopo la mia discesa in campo le amministrazioni di sinistra cessarono di darci le autorizzazioni». Si ricorda ancora il primo incontro di Berlusconi con i dipendenti della Standa, che erano soprattutto commesse di una carta età; dopo una rapida occhiata rassicurò tutte: «Se vorrete andarvene nessun problema...

: assumeremo le vostre figlie!».

Commenti