Letteratura

Mille miglia di Quaresima sulle tracce di sant'Ignazio

L’idea è quella di un viaggio sulle orme del cavaliere del Cinquecento grazie a foto e informazioni presenti sull’app Jesuit Pilgrimage. Il pellegrinaggio può essere un viaggio interiore, ma anche un percorso fatto di mete reali come: Pamplona, Loyola, Parigi, Venezia e Roma

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Il pellegrinaggio parte oggi, mercoledì delle Ceneri, quando in quasi tutto il mondo (Milano esclusa) inizia la Quaresima, ovvero preghiera, elemosina e penitenza. L’idea di partire sulle tracce di sant’Ignazio di Loyola, la cui autobiografia non a caso si intitola «Il racconto del pellegrino» può essere un metodo alternativo di fare penitenza, soprattutto per giovani e meno giovani poco abituati a guardarsi dentro per raggiungere le destinazioni del cuore. Il pellegrinaggio può essere interiore, ancor meglio se accompagnato dalle mete reali.
Si può vivere in questo modo la «Mille miglia con Sant’Ignazio» durante la Quaresima, che invita a immaginare o a rivivere, con l’aiuto di foto e informazioni presenti sull’app Jesuit Pilgrimage, i luoghi più importanti nella storia del cavaliere del Cinquecento. Con un'avvertenza: serve grande spirito d'iniziativa per cercare le varie tappe di Pamplona, Loyola, Parigi, Venezia e Roma suggerite, ma senza costrizioni.

Amante dell’onore e delle armi, che si convertì grazie a una pallottola che gli spappolò la gamba durante una battaglia. Costretto al riposo in un luogo dove non c’erano i libri movimentati che più amava, si vide costretto a leggere la Vita di Gesù e dei santi. Scoprì che non erano poi così male, e soprattutto che, mentre inseguire il piacere del momento gli dava una gioia immediata e un senso di desolazione subito dopo, imitare le gesta dei santi aveva su di lui l’effetto opposto: prima di agire, gli sembrava di dover fare una cosa noiosa e pesante, subito dopo averla fatta provava una gioia piena di conforto. È ciò che potrebbe capitare a chi si avventura per le «Mille miglia» di Quaresima.

A ogni settimana corrisponde una destinazione. La prima è Pamplona, sottotitolo "palla di cannone", perché è proprio il luogo in cui Sant’Ignazio fu ferito dalla palla di cannone che gli cambiò la vita. Qui la domanda è: "Dove può cambiare in meglio la tua vita? Come puoi sognare un sogno nuovo?".
Seconda settimana a Loyola, "Convalescenza", per entrare nella famiglia di Ignazio e scoprire modi nuovi di vivere le proprie esperienze spirituali. E poi eccoci a Parigi, "Fede e ragione", dove Ignazio frequentò l’Università per servire meglio Dio e la Chiesa. Domanda: «Cosa bisogna imparare e come bisogna crescere per servire meglio?»
La terza settimana ci porta a Venezia, "Incertezza e attesa", dove i primi gesuiti si sono riuniti per discernere, ovvero decidere insieme quai sarebbero stati i prosssimi passi. La domanda di questa tappa è: «Chi sono gli amici su cui puoi contare e con cui puoi discernere?».
La quarta e ultima settimana ci porta a Roma, "darsi fino in fondo", per concludere la Quaresima esplorando la città da cui tanti gesuiti sono stati inviati in missione. Domanda: «Qual è la tua missione? Dove potrebbe condurti?».

L’applicazione è disponibile in inglese, francese, spagnolo e italiano e, come ha spiegato padre Vivian Richard, direttore del progetto, «non è solo un’esperienza turistica, ma un esercizio spirituale moderno». Si può partecipare o restando a casa e scaricando l’app, oppure scattandosi bei selfie davanti ai luoghi, se la realtà consente di trovarsi a Roma, Venezia, Parigi, Loyola, Pamplona. L’app «Jesuit Pilgrimage» si può scaricare dall’App Store o da Google Play. I luoghi disponibili in realtà sono molto più numerosi: Montserrat, Gerusalemme, Barcellona, Anversa, Londra, tanto per citarne alcuni.

Il pellegrinaggio è servito.

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