Cronache

Il libro di Marco Sguaitzer in cui SLA vuol dire "Senza Limite Alcuno"

Mercoledì 19 sarà presentato a Roma il volume scritto dall'ex calciatore ed ex golfista mantovano, colpito sei anni fa dalla grave malattia degenerativa

Si può ribaltare il significato agghiacciante della parola SLA in un inno alla vita?
Si può trasformare l'acronimo di questa grave patologia degenerativa, la Sclerosi Laterale Amiotrofica, in quello di una sfida esistenziale:«Senza Limite Alcuno»?
Si può, Marco Sguaitzerl'ha fatto. E ha scritto un libro che s'intitola proprio così, grazie ai miracoli del computer che sostituisce i suoi sensi paralizzati. Un libro in cui racconta come dopo la diagnosi-condanna di sei anni fa ha deciso di non arrendersi. Innanzitutto, a vivere nel silenzio.
D'altronde, lui è un exsportivo, calciatore e golfista ad alto livello e non gli mancano il coraggio, la carica vitale e lo spirito di competizione.
Il libro con il quale rompe la barriera comunicativa che la malattia vorrebbe imporgli si chiama, appunto, «Senza Limite Alcuno» e sarà presentato a Roma mercoledì 18 febbraio, alle ore 19, nelle sale del centralissimo Hotel Adriano.
All'evento organizzato dall'amica Barbara Ricci Marco non sarà presente, come alla presentazione a dicembre nella sua Mantova, dove autografava le copie con il polpastrello del dito indice macchiato d'inchiostro. Ma seguirà tutto l'evento via Skype. Ancora una volta, la tecnologia lo aiuta a partecipare.
E Sguaitzer ci tiene molto, perchè anche attraverso la sua Onlus No alla SLA ha scelto di spiegare una malattia ai più sconosciuta, raccontando con lucidità estrema i cambiamenti che ha introdotto spietatamente nella sua vita.
«Un uomo senza parola è come un mare senza onde. Un bosco senza alberi. Un cielo senza nuvole. E così mi sento io, strumento senza suono.»
Dalle pagine di «Senza Limite Alcuno» emerge con forza la volontà di far conoscere le profonde e dolorose riflessioni maturate da quando la sua vita è improvvisamente cambiata ed è iniziata una lotta impari contro la SLA.
É il 2008, s'interrompe una vita intensa fatta di sport, famiglia, amicizie, successi, emezioni, vissuti con costante e insaziabile curiosità del mondo e delle persone. Inizia una seconda vita, in cui non s'interrompe il desiderio di esserci, come testimonia la sua costante presenza sui social network e l'energia che scaturisce dalle pagine del libro, scritto nel giro dell'ultimo anno.
Vi sono raccolti pensieri, ricordi, post pubblicati sul suo blog, racconti brevi e autobiografici.
«Senza Limite Alcuno» non è il triste racconto della malattia e nemmeno un malinconico album dei ricordi, piuttosto è un manifesto per la vita.


Scritto da un abile narratore che parla dal suo cono d'ombra, per manifestare il suo mondo, assume a volta colori forti e a volta colori tenui, in costante equilibrio tra profondità e leggerezza.

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