Cronache

Mafia Capitale, il libro delle mazzette. "Alla Cicciona 2500 euro"

Spuntano due quaderni con la contabilità segreta di Mafia Capitale. E il tariffario delle persone pagate

Salvatore Buzzi, braccio destro di Massimo Carminati nella cupola affaristica romana
Salvatore Buzzi, braccio destro di Massimo Carminati nella cupola affaristica romana

Nuovi dettagli sull'inchiesta "Mafia Capitale". Spunta la contabilità segreta della banda di Carminati, l'ex Nar che secondo gli inquirenti sarebbe stato a capo del sodalizio criminale che controllava gli affari più importanti in tutta la città di Roma. Il "libro mastro" delle mazzette, su due quaderni, uno bianco e uno rosso, scritto dalla segretaria di Salvatore Buzzi, l'uomo della "Cooperativa 29 giugno", considerato il braccio operativo per gli appalti di Mafia Capitale. Le persone che ricevevano soldi sono indicate con delle sigle. Lo sforzo degli investigatori è concentrato su quella lista, setacciando ogni riga e ogni sigla, per cercare di risalire a tutti i nomi dei beneficiati dalla banda.

"Allora, mi servono due e cinque per la Cicciona, mille e cinque per Coratti (Mirko, ex presidente del consiglio comunale, ndr), uno per Figurelli (Franco, capo segreteria di Coratti, ndr), mille per il sindaco di Sant'Oreste, so sette. E se alla Cicciona non glielo do, cinque, sei. Eccoli qua, questa segnamo Gramazio e l'altro chi era?". E' il contenuto di una delle numerose intercettazioni dei Ros tra Buzzi e Carminati. Richieste che devono essere verificate, per trovare o meno riscontri, sui due quaderni su cui Nadia Cerrito, la segretaria, teneva la sua precisa contabilità.

Il 27 maggio viene registrata un'altra conversazione ritenuta importante, tra Buzzi, il suo collaboratore Guarany e altri due uomini. Buzzi è molto seccato perché gli affari con l'Ama (rifiuti e ambiente di Roma, ndr) non vanno come lui sperava. Ma di chi è la colpa? Secondo Buzzi è di qualcuno che lui ha pagato ma che, nonostante questo, mette i bastoni tra le ruote: "Senti io allora fra poco vedo l'amico Friz e glielo dico che noi gli abbiamo dato un po' di soldi per amicizia... anche perché non ci rappresenta politicamente, posso dirgli questo? Un "cip per buona volontà", poi se non gli basta e vuole diventare pure nemico ci diventa, non ci frega un cazzo, anche perché con quella cifra me compro il Consiglio Comunale, no tu che dici?".

Come già scritto in precedenza al centro degli affari ci sono anche i campi rom. In un'intercettazione dell'11 aprile, come ricorda Repubblica, Buzzi parla dell'ampliamento del campo rom di Castel Romano. Lui intende mettere le mani su quell'affare e si sente abbastanza sicuro, perché dal Comune lo hanno rassicurato (lo avrebbe fatto Emanuela Salvatori, responsabile dell'Ufficio rom): "Quello che dice lei - spiega Caldarelli a Buzzi - è 'noi paghiamo 300 persone e in realtà sono 150'".

A parlare di "libro nero" sono proprio Buzzi e Carminati, come appurano gli inquirenti dalle intercettazioni. Tra loro affrontano temi di questo genere: quanti soldi dare a questo o quel funzionario comunale compiacente, come "ricompensare" quel direttore della municipalizzata. E nei quaderni ci sono le annotazioni precise dei soldi da dare al "Cecato" (Carminati). Con una tecnica molto collaudata volta a non lasciare traccia degli illeciti. "Lo sai che faccio? - spiega Carminati a Buzzi e ad altri della Copperativa 29 Giugno - . Io l'aggiorno e poi mi strappo gli ultimi, capito come? Prendo, confronto e l'ultimo lo strappo". Tanta accortezza evidentemente serviva per occultare prove di illecito a carico.

Buzzi, trasferito in un carcere nel Nuorese, ieri ha partecipato all'udienza del tribunale del Riesame. E ha reso dichiarazioni spontanee: "Con Carminati ci eravamo conosciuti in carcere anni fa. Poi ci siamo rincontrati nel 2012. Non abbiamo fatto nulla di illecito". Il suo avvocato sottolinea che Carminati era solo un "dipendente" della cooperativa 29 Giugno. E Buzzi ha preso le distanze da Carminati anche a livello ideologico. Lui tiene a far sapere di non aver nulla a che fare con l'estrema destra. E neanche con la sinistra. Lo spiega così: "Qui non è questione di 'Mondo di mezzo' (la definizione data da Carminati, ndr) ma di destra e di sinistra.

Io ho vinto appalti con amministrazioni diverse".

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