Politica

Malindi, turista italiana uccisa per una rapina da trenta euro

La donna era di Legnano, nel Milanese. Aveva 30 anni

Andrea Fontana

da Milano

Uccisa per una trentina di euro, un cellulare, una catenina. Una delle consuete aggressioni scopo rapina di cui sono vittima i turisti stranieri in Kenya e la vacanza di Anna Piera Mignano, trentenne milanese di Legnano, si è trasformata in tragedia. Il secondo episodio nel giro di pochi giorni a Malindi, località turistica della costa: nella notte di Natale un’altra giovane italiana si era vista strappare la borsetta da un bandito rimediando una recisione ai tendini del pollice e all’indice di una mano.
Per Anna Piera Mignano invece non c’è stato nulla da fare. L’ha uccisa un colpo al collo sparato con un’arma di grosso calibro da un gruppo di banditi che l’ha assalita nel parcheggio della villetta dell’area Casuarina dove Anna Piera e il fidanzato romano Marco Lombardi stavano trascorrendo il periodo di vacanza. Un particolare sfortunato: in quella villetta i due si erano trasferiti da appena un giorno, dopo aver trascorso la prima parte della vacanza in un altro quartiere. La nuova residenza era in una zona molto frequentata dai turisti, ma vicina a quartieri malavitosi.
L’agguato scatta nella notte tra giovedì e venerdì, quando la coppia è rientrata da una serata a casa di un amico insieme ad altri due romani, Arianna Conti e Mauro Straccia, che con loro erano in Kenya dal 31 dicembre scorso. I ragazzi stanno scendendo dall’auto, ignari della presenza dei malviventi che invece sparano subito, colpendo Anna Piera che è seduta sul sedile posteriore. Mentre la donna cade a terra, i banditi chiedono «soldi» in un italiano stentato e ottengono un cellulare, un accendino e tremila scellini, poco meno di trenta euro. Uno prova addirittura a strappare una catenina dal collo della vittima, una mossa che provoca la reazione del fidanzato e una scazzottata, mentre la coppia di romani riesce a mettersi al sicuro in casa. L’allarme fatto scattare da un vicino che avverte la security mette in fuga la banda e per terra nel parcheggio rimane il corpo della milanese forse ancora in vita.
La corsa al St. Peter Hospital prima e allo Star poi è inutile: il primo referto medico parla di «emorragia interna e morte quasi istantanea», il colpo di pistola ha probabilmente reciso l’aorta addominale. Subito avvertita la famiglia con il padre Giovanni che è partito per Roma dove si è imbarcato per Malindi, mentre la madre Eridina e il fratello Pietro sono rimasti nella palazzina del centro storico di Legnano. «Rispettate il nostro dolore» sono state le uniche parole uscite dalla casa di via Padre Secchi.
Anna Piera aveva lasciato il Milanese da qualche tempo, per trasferirsi a Roma dove lavorava da tre anni nell’ufficio marketing di un’importante società, dopo la laurea in economia e commercio all’Università Cattolica di Milano. L’ultima volta che era stata vista a Legnano era stato in novembre per festeggiare i 30 anni in famiglia. «Ho sperato, sentendo la notizia in tv che quel nome fosse sbagliato - dice un vicino -. Penso alla famiglia, è un dolore troppo grande». Sconforto anche a Ciciliano, paese della Valle del Giovenzano in provincia di Roma, dove vive il fidanzato Marco Lombardi, trentenne anche lui, con cui Anna Piera si sarebbe sposata nel mese di luglio.

«La notizia dell’uccisione della ragazza ha destato molta impressione in paese, dove Anna Piera era conosciuta perché veniva spesso a trovare la famiglia del fidanzato» commenta il sindaco Amleto Mattoni.

Commenti