Cronache

Mamma partorisce sulla pista di atterraggio dell’isola di Vulcano

Ha deciso di vedere la luce sull'elipista di Vulcano

Mamma partorisce sulla pista di atterraggio dell’isola di Vulcano

Bebè nato sull’elipista di Vulcano. La mamma, originaria dello Sri Lanka, non ha fatto in tempo a prendere l’elicottero per partorire all’ospedale di Messina.

Il nascituro ha deciso di voler nascere sull’isola alle 2.30. La donna, residente a Vulcano con il marito, è stata aiutata dal medico del presidio sanitario e dal personale dell’elisoccorso, supportati telefonicamente dalla Croce Rossa.

Le intenzioni della partoriente erano quelle di raggiungere in elicottero il reparto di ostetricia e ginecologia di Messina, e partorire in modo tranquillo, senza mettere in pericolo se stessa e il bambino.

Purtroppo la situazione è precipitata proprio durante l’attesa dell’elicottero e i sanitari si sono visti obbligati ad aiutare immediatamente la futura mamma.

Bambino e mamma sono poi stati trasferiti in via precauzionale all’ospedale Papardo di Messina, dove verranno visitati e accuditi, in una struttura più consona. In seguito a ogni accertamento potranno ripartire per raggiungere la loro casa a Vulcano.

Il punto nascite dell’ospedale di Lipari è stato chiuso nel 2012 e da circa due anni e mezzo la struttura è completamente ferma. Da allora è quindi necessario raggiungere Messina attraverso aliscafo o elicottero, rischiando di partorire durante il tragitto. Purtroppo questa volta è successo.

Il nascituro, da grande, potrà mostrare un luogo di nascita ormai comune a pochi bambini.

La Regione comunque si è sempre impegnata a un rimborso spese di 3000 euro per lo spostamento affrontato da ogni partoriente.

Prima della chiusura del reparto di Lipari, nelle Eolie nascevano all’incirca 120 bambini l’anno. Il 2017 ha visto venire alla luce una sola bimba, Chiara.

Nata in ospedale mentre, anche lei, aspettava un elicottero.

Commenti