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Un marchigiano il nuovo medico del Papa

RomaIl Papa cambia medico personale: dopo 44 anni di carriera e dopo aver curato gli ultimi quattro Pontefici, va in pensione Renato Buzzonetti e gli subentra il cardiologo Patrizio Polisca, già da tempo suo vice. «Da più di un anno chiedevo che mi lasciassero andare - spiega Buzzonetti al Giornale - ma mi continuavano a dire: “Aspetti...”. Sono contento di potermi ritirare uscendo con le mie gambe, nonostante l’età».
Il pensionamento del medico ottantacinquenne, al quale è stato attribuito il titolo di «Archiatra pontificio emerito» nonché quello di «gentiluomo di Sua Santità», rappresenta una svolta epocale nell’entourage del Papa. Buzzonetti, volto sempre riconoscibile nelle fotografie del seguito papale e talvolta scambiato per Enzo Biagi a causa di una certa somiglianza con il famoso giornalista, era al capezzale di Paolo VI quando questi si spense nell’agosto 1978. Stilò in tutta fretta il certificato di «morte improvvisa per infarto miocardico acuto» la mattina del 29 settembre di quello stesso anno, quando Giovanni Paolo I venne trovato morto nella sua stanza da letto appena 33 giorni dopo l’elezione. È stato poi accanto a Giovanni Paolo II durante tutti i 27 anni di un pontificato segnato prima dall’attentato, poi dal tumore benigno all’intestino e quindi dal morbo di Parkinson. Infine, il dottore ha accompagnato per quattro anni Benedetto XVI.
L’Osservatore Romano pubblica una nota nella quale si legge che «Dopo 44 anni di generoso e competente impegno presso i servizi sanitari del Governatorato, il dottor Renato Buzzonetti lascia definitivamente ogni incarico presso la Città del Vaticano». E ricorda come il medico non abbia curato solo i Papi, ma anche «porporati illustri», così come «presuli e prelati», ma anche «molti dipendenti laici della Santa Sede». Tra i cardinali che Buzzonetti seguiva come medico curante c’era anche Joseph Ratzinger, che ha voluto confermarlo nell’incarico nonostante l’età e che ora lo nomina «Archiatra emerito della Casa Pontificia».
Discreto e impenetrabile, ruppe il silenzio alla fine degli anni Ottanta per smentire le teorie del complotto sulla morte di Papa Luciani, e poi, più di recente, nel 2006, per raccontare gli ultimi momenti di vita di Giovanni Paolo II, rivelando tra l’altro che i primi sintomi del Parkinson erano apparsi già nel 1991 (la malattia sarà ammessa soltanto anni dopo) e che prima di morire Wojtyla in realtà disse «Lasciatemi andare al Signore», poi modificata nella versione ufficiale - non si sa perché - in «Lasciatemi andare alla casa del Padre».
Nessuna sorpresa per il nome del nuovo medico personale del Papa, che assume anche l’incarico di vicedirettore della Direzione di Sanità e Igiene del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

Marchigiano, 56 anni, professionista affabile e cordiale, proviene dal Dipartimento di cardiochirurgia e rianimazione dell’università romana di Tor Vergata.

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