Cultura e Spettacoli

Matrix, estate da brivido e la strage diventa fiction

L’azzardo di Mentana: «Metteremo il bollino rosso»

da Roma

La storia la ricordano tutti. Ma nessuno l’aveva ancora «vista». Dato che nessuno - causa la vicinanza e soprattutto la brutalità dei fatti - aveva ancora pensato di raccontarla per immagini. Potrà così sollevare curiosità, ma anche qualche giustificata polemica, l’idea di Enrico Mentana. Trasformare la strage di Erba (lo spaventoso eccidio di tre adulti e un bambino di due anni, compiuto dai coniugi Romano) in una docu-fiction. «Cioè in una ricostruzione filmata, affidata ad alcuni attori, e scrupolosamente fedele alla realtà dei fatti». Erba: i giorni dell’odio - primo esempio d’una serie di analoghe ricostruzioni, realizzato a tempo di record: 93 minuti di filmato girato in appena sette giorni - non rappresenterà, dunque, solo la punta dell’attività estiva di Matrix («Che per la prima volta non chiuderà durante la vacanze»); ma anche il primo tentativo Mediaset di coniugare giornalismo e spettacolo. Con tutti i rischi che questo genere, «ormai diffusissimo in tutto il mondo», può comportare. Che cioè, da quello dell’informazione si possa passare allo spettacolo della morbosità. «Ma noi non vogliamo speculare sulla morte di quelle povere persone - precisa Massimo Donelli direttore di Canale 5 - vogliamo solo raccontare attraverso le immagini».
Interpretato da attori volutamente sconosciuti, ma con una attenta somiglianza fisica alle persone coinvolte, diretto da Giorgio J. Squarcia, e con le musiche originali di Cesare Cremonini, Erba: i giorni dell’odio descrive nei dettagli la strage, le indagini, la confessione dei due assassini. Ammesso che il genere sia più imparentato al giornalismo che all’intrattenimento, il problema nasce dal fatto che questo prodotto, «effettivamente molto forte» (come ammette lo stesso Donelli) verrà trasmesso in prima serata, lunedì 18 su Canale 5. «Per questo metteremo il bollino rosso. Il Tg5 avvertirà che si tratta di un programma per adulti. Mentre io stesso - avverte Mentana - lo farò precedere da una presentazione». E dopo questo primo esempio di instant-fiction («proprio questa è la scommessa: realizzare a ridosso dei fatti, a tempo di record, con bugdet basso e alta qualità») la serata proseguirà con una puntata di Matrix dedicata a vari protagonisti della vicenda, come l’ex maresciallo dei carabinieri Antonino Finocchiaro, che per primo raccolse la confessione del Romano. «Se qualcuno dovesse protestare? Risponderò che noi non raccontiamo nulla di nuovo - osserva il giornalista - tutti i dettagli della vicenda sono ampiamente conosciuti». Ma allora viene da chiedersi che utilità strettamente giornalistica abbia averli ora trasformati in fiction.
Quanto al bilancio della seconda stagione di Matrix, in concomitanza con questa prima «apertura estiva» che ne prevede la messa in onda fino a settembre nella seconda serata del venerdì, Mediaset se ne dichiara apertamente soddisfatta. «Dal punto di vista degli ascolti, lo share medio è del 18,7 nel periodo 26 settembre 2006-primo giugno 2007 (19,2 sul target commerciale 15/64). Con quello del 19,8, da gennaio 2007 ad oggi - calcola Mentana - siamo i leader assoluti». Immediata, via agenzia di stampa, la replica del diretto concorrente, Vespa, che sostiene di essere primo. «I numeri smentiscono Mentana - dice la nota - In termini assoluti Porta a porta ha registrato dalla prima all’ultima puntata una media del 19.7».

E, tenendo conto della sovrapposizione (al venerdì Vespa non va in onda, mentre Matrix sì), su «65 puntate del lunedì e mercoledì, Porta a Porta ne ha vinte 50, Matrix 15».

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