Marta Cerruti
Mentre lemergenza alga continua a preoccupare, molti sono già pronti a lanciare anche lemergenza meduse. Ma invece che farsi suggestionare da facili allarmismi, sarebbe forse meglio cercare di capire il fenomeno che sta interessando le coste liguri. In questo senso si sta muovendo il comitato cittadino «Mare pulito» che, rivolgendosi a professionisti ed enti specializzati, si propone di comprendere i fenomeni in corso. Dal canto nostro, nel tentativo di fare chiarezza, abbiamo interpellato il dottor Di Natale, biologo dellAcquario di Genova ed esperto in materia di meduse.
Dottor Di Natale, è normale una presenza di colonie, anche molto numerose, di Pelagia Nocticula nel Mar Ligure?
«La Pelagia è una specie diffusa da sempre in tutto il Mediterraneo e si trova tanto nellAdriatico quanto nel Tirreno. La sua abbondanza in alcuni tratti di mare piuttosto che in altri è determinata semplicemente dal gioco delle correnti. Non siamo di fronte ad alcun evento eccezionale, ma semmai a fenomeni ricorrenti, che negli anni si sono verificati già diverse volte».
Quali fattori possono essere determinanti o influenti? E quanto incide linquinamento?
«Unici fattori influenti sono quelli oceanografici, quali, oltre al ruolo determinante delle già citate correnti, gli improvvisi sbalzi di temperatura e, secondariamente, la maggiore salinità dellacqua. Estraneo al fenomeno meduse è il fattore inquinamento.
É giusto affermare che è un segnale di stress del mare?
«Non è sintomo di stress; le meduse fanno parte del nostro ecosistema ed il fenomeno in corso è del tutto normale».