Cronache

Melandri sbanca il «Rapallo Carige»

Francesca Melandri con «Più alto del mare» (Rizzoli) ha vinto l’edizione numero 28 del Premio letterario nazionale «Rapallo Carige» per la donna scrittrice, promosso dal Comune di Rapallo e dalla Banca Carige. Il romanzo, il secondo, dopo «Eva dorme», della scrittrice, sceneggiatrice e documentarista romana, è la storia, ambientata nel 1979, di un incontro tra la moglie di un detenuto comune e il padre di un terrorista, sull'isola dell'Asinara, dove i due sono andati per visitare i rispettivi congiunti, rinchiusi nel super carcere dell'isola. Nella votazione congiunta dei dieci critici della giuria «tecnica» e dei sessanta lettori della giuria «popolare», il libro di Francesca Melandri è stato preferito agli altri due volumi della «terna» di finaliste, scaturita dalla selezione delle 107 opere in concorso: «Le notti sembravano di luna» (Longanesi) di Laura Bosio e «Dove finisce Roma» (Einaudi) di Paola Soriga.
Nella affascinante cornice del parco della storica Villa Tigullio di Rapallo, dunque, il talento femminile ha trovato ieri ancora una volta una vetrina di prestigio. La partecipazione al concorso era riservata alle opere inedite di narrativa, di scrittrici in lingua italiana, pubblicate a partire dal 1° di marzo 2011. Complesso e arduo proclamare, come di consueto, la terna delle finaliste in un totale di 107 romanzi pervenuti alla segreteria del Premio. Alla fine si erano distinte Melandri, Bosio e Soriga: tre differenti opere, ambientate e collocate in tre diversi momenti storici. Mentre Laura Bosio, nata a Vercelli nel 1953, ha scelto gli anni '60 attraverso la storia di una ragazzina e la sua bicicletta come metafora di libertà e spensieratezza, Paola Soriga, classe 1979 di origini sarde, si è tuffata negli anni '43 - '44 dove la storia privata di una ragazzina si intreccia con una Roma all'epoca della Resistenza. Infine quella che sarebbe risultata la vincitrice assoluta, Francesca Melandri, si è focalizzata sulla fine degli anni '70 presentando un romanzo in cui i protagonisti sono coinvolti in una storia mescolata tra terrorismo e delitti, dove la vita in carcere è il fulcro principale del racconto.
In attesa di conoscere il verdetto, erano state chiamate sul palco le protagoniste dei «premi speciali»: Edith Bruck, vincitrice con il testo «La donna dal cappotto verde» del riconoscimento intitolato ad Anna Maria Ortese, e Irene di Caccamo, cui è andato il riconoscimento «Opera Prima» con il libro «L'amore imperfetto».
A presenziare alla manifestazione il vice presidente della Banca Carige Alessandro Scajola e il sindaco di Rapallo Giorgio Costa, ma anche personaggi del mondo dello spettacolo come Corrado Tedeschi e la cantante Fiordaliso. Altrettanto di spessore la giuria: giornalisti di rilievo e una folta rappresentanza di docenti universitari di letteratura. A presiedere la schiera di esaminatori il cronista Leone Piccioni, volto noto della Rai che dopo tanta suspance, frastagliata dalla lettura di alcune pagine dei libri finalisti, ha incoronato Francesca Melandri. Fresca di incoronazione la vincitrice dichiara: «Dedico questa gratificante vittoria a tutti i detenuti e alle loro famiglie».

E aggiunge: «Per scrivere il mio libro ho fatto un meticoloso lavoro di documentazione parlando direttamente con detenuti del penitenziario dell'Asinara e parenti di alcune vittime, un'esperienza davvero toccante e intrinseca di emozioni».

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