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Attila non lascia l'Italia: fino a quando durerà il gelo

Breve pausa dal maltempo per 24-48 ore poi Attila riprenderà vigore con nuove ondate di neve e gelo almeno fino ai primi di febbraio: ecco le zone più colpite

Attila non lascia l'Italia: fino a quando durerà il gelo

La breve pausa dall'ondata di aria polare finirà già nelle prossime ore: nonostante il miglioramento di oggi e domani con maggiori schiarite e scarse nevicate, da giovedì e per i prossimi giorni riprenderà vigore il vortice ciclonico Attila che continua a insistere sul nostro Paese almeno per altri 10 giorni mantenendo le temperature al di sotto delle medie del periodo e con minime sotto zero su gran parte del Centro-Nord.

Cos'è il "ponte" scandinavo

Secondo gli esperti, quindi, ne avremo fino ai primi di febbraio con un unico cambiamento, l'origine del gelo che ci interesserà: se i cicloni Thor e Attila erano alimentati da aria artica di origine groenlandese, le prossime irruzioni fredde arriveranno da nord-est, dalla Russia, e si tratterà quindi di freddo continentale che si propagherà più facilmente anche nei bassi strati. I meteorologi lo chiamano Ponte di Woejkoff: significa che l'anticlone arriverà fin sulla Scandinavia innescando la risposta fredda da oriente che dai Balcani entrerà in Italia dalla "Porta della Bora" investendo le adriatiche e il Centro-Sud che in queste configurazioni si trovano in pole position.

Maltempo e neve da giovedì

Il maltempo inizierà già da giovedì con piogge e nevicate a bassa quota al Sud e sulla Sicilia per acuirisi nel prossimo fine settimana con neve anche sulle zone costiere adriatiche e venti forti da Tramontana. Il calo termico si farà sentire ovunque con minime sotto zero praticamente ogni notte al Centro-Nord e sulle zone interne del Sud Italia e temperature massime che faranno nuovamente fatica a salire al di sopra dei 4-5 gradi sulle regioni settentrionali e si manterranno entro i 10-12 gradi anche sulle Isole. I Giorni della Merla, quindi, in questo 2023 rispetteranno in pieno la leggenda che li vuole freddi e nevosi.

"Per altri 10 giorni ci saranno sciabolate artiche in serie. Dovremo quindi aspettare Febbraio per avere un cambiamento significativo: l’Anticiclone delle Azzorre è andato in vacanza in Irlanda e in questo modo condiziona il tempo italiano", ha spiegato Lorenzo Tedici, meteorologolo de Ilmeteo.it. Ecco che, come detto, correnti gelide da est colpiranno il nostro Paese sicuramente per almeno 7-8 giorni con temperarure sotto la media "fino alla Candelora, il 2 Febbraio, in compagnia del Generale Inverno padrone del Mediterraneo Centrale". La depressione richiamerà continuamente aria fredda che neve che si attesterà ai 200 metri del Centro e 4-600 metri del Sud Italia. Sarà più asciutto ma molto freddo dalla Valle d'Aosta al Friuli per tutto l'intero periodo.

Quando avremo una svolta?

Per adesso è prematuro parlarne visto che dovranno ancora accadere tanti episodi invernali fino (almeno) al 2-3 febbraio: successivamente potrebbe tornare sul nostro Paese l'alta pressione che comporterebbe cieli sereni o poco nuvolosi, un aumento termico (specialmente le massime) e la fine delle abbondanti nevicate e del maltempo attesi per i prossimi giorni.

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