Meteo e clima

Occhio al meteo: arriva il ciclone della Colomba. Cosa può accadere

Un ciclone mediterraneo potrebbe condizionare il meteo sull'Italia durante tutta la prossima settimana: dai nubifragi alle grandinate, quali sono le zone più a rischio

Occhio al meteo: arriva il ciclone della Colomba. Cosa può accadere

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Anche se la primavera è iniziata con il suo volto più stabile e mite grazie all'anticiclone, ben presto dobbiamo aspettarci un colpo di coda dell'inverno che ci traghetterà nella Settimana Santa in vista di Pasqua con un meteo ancora più perturbato e instabile fatto di piogge, temporali e nevicate anche a quote basse. Gli esperti lo chiamano Ciclone della Colomba e potrebbe avere conseguenze importanti su buona parte d'Italia.

Dall'anticiclone al freddo artico

Gli unici giorni di bel tempo saranno mercoledì 20 e giovedì 21 marzo quando un debole campo anticiclonico consentirà cieli in gran parte sereni con temperature massime in ripresa soprattutto al Centro-Sud con punte anche superiori ai 20°C. Già venerdì la coda di una debole perturbazione attraverserà l'Italia orientale dal Triveneto alla Sicilia con nubi e qualche pioggia, in prevalenza asciutto altrove. Nel week-end il meteo si movimenterà di più per l'arrivo di aria artica direttamente dalla Norvegia con piogge anche abbondanti, sabato, al Nord e nevicate a bassa quota sulle Alpi. Domenica pienamente invernale al Centro con venti forti e nevicate sugli Appennini dai 1.100 metri di quota e tanta pioggia sulle zone di pianura.

Arriva il ciclone

Come detto, però, la nostra attenzione si sposta subito a quanto potrebbe accadere da lunedì 25 dopo gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici. "L'ipotesi Ciclone della Colomba appare sempre più probabile sull'Italia, con conseguenze in particolare nel corso della Settimana Santa", spiega Mattia Gussoni, meteorologo de Ilmeteo.it. Tutto inizierà ancora una volta sul Nord Europa con una vasta depressione che piloterà nuove masse gelide e instabili, di origine polare, fin verso il Mediterraneo favorendo la formazione di un ciclone e una fase di forte maltempo.

Nubifragi e grandinate

"Abbiamo delle date. Occhi puntati tra il 25 e il 30 Marzo: questo tipo di configurazione favorisce lo scontro tra masse d'aria di origine diversa (aria fredda di origine polare e aria calda in risalita dall'Africa) aumentando di conseguenza il rischio di eventi meteo estremi come nubifragi e pericolose grandinate. Sulle Alpi tornerà anche la neve, con fiocchi a partire dai 1500/1700 metri di quota", sottolinea l'esperto. Anche se mancano molti giorni e saranno necessari, come sempre, aggiornamenti nelle prossime ore, già da adesso le mappe meteo mostrano la possibilità di fenomeni molto intensi paragonabili alle alluvioni lampo che "possono scaricare fino a 150 mm di pioggia in pochissime ore". Se andasse davver così, il quantitativo di pioggia sarebbe paragonabile a quanto accade in due mesi (marzo e aprile) sulle regioni centro-settentrionali.

La tendenza successiva

L'arco temporale, come si può osservare, è molto vasto e comprenderebbe praticamente tutta la prossima settimana andando a compromettere potenzialmente anche Pasqua e Pasquetta se il maltempo durasse a oltranza. L'esperto Gussoni mette in guardia anche dai forti venti ciclonici con raffiche anche superiori ai 100 Km/h.

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