Mezza Italia va sotto zero e al Sud chiudono le scuole

Disagi su molte strade: -35 in Trentino, -26 in Friuli, Sicilia innevata

da Milano

Gelo polare al Nord, freddo record in Friuli e Trentino, neve e scuole chiuse al Sud. L’Italia è ancora sotto la morsa della corrente gelida proveniente dalla Siberia. Disagi per la circolazione su strade e autostrade, temperature sotto la media stagionale anche sui litorali, ghiaccio sulla laguna di Venezia.
Freddo record in Trentino. Al nord le situazioni più difficili si sono verificate in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia. Sull’altopiano del Lavarone si è addirittura toccato il record dei meno 35 gradi, mentre nel Tarvisiano l’ondata di freddo ha raggiunto i meno 26. Sotto i meno 20 gradi anche in altre zone del Friuli Venezia Giulia, mentre a Trieste le forti raffiche di bora hanno portato la temperatura percepita a 20 gradi sotto zero. Temperature polari anche negli altri capoluoghi di provincia, con nove gradi sotto zero a Udine e Pordenone. Per oggi gli esperti prevedono neve, più probabile nella zona occidentale della regione.
Scuole chiuse al Sud. La Puglia è ancora investita dal gelo anche se, complessivamente, la morsa del maltempo tende ad attenuarsi. La situazione più critica rimane nella provincia di Bari e in particolare sui rilievi della Murgia barese dove alcuni comuni, Andria, Canosa di Puglia, Barletta e Corato hanno deciso ieri la chiusura delle scuole. Aule chiuse anche in alcuni comuni della Calabria e della Campania, a Potenza e in altri centri della Basilicata.
Pianura padana sotto zero. Temperature siberiane in Veneto dove ieri le minime sono scese a -10 anche nelle città di pianura. Eccetto Belluno, che con la sua vicinanza alle montagne ha segnato -13, la città più fredda è stata Treviso, con -10 gradi. Verona e Vicenza si sono fermate a -9; -8 i gradi rilevati a Padova, -7 a Rovigo, -6 a Venezia. Si tratta dei valori più bassi registrati da 14 anni a questa parte in gennaio.
Laguna ghiacciata a Venezia. Il freddo di queste ore sta facendo ghiacciare la laguna di Venezia. Lastre bianche si sono formate ieri mattina nei canali della città. Una sottile patina vetrificata, che si rompe al contatto con la chiglia delle barche, e non dà quindi problemi alla navigazione, ma che in laguna di Venezia non si vedeva da circa dieci anni. L’ultima volta fu nel dicembre 1996, quando un’ondata di freddo simile a questa aveva steso come oggi un sottile velo bianco sulla superficie dell’acqua.
Sicilia sotto la neve. Sicilia nella morsa del freddo e della neve. Da ieri sera continuano le nevicate sui tratti montani dell’isola. Nel Messinese si sono raggiunti i 20 centimetri mentre l’obbligo di transito con catene montate vige sulle principali strade statali della Sicilia centro-orientale. Neve anche sull’Etna. Sul versante del Rifugio Sapienza la neve varia tra i 40 e i 70 centimetri, su quello di Piano Provenzana tra i 50 e gli 80 centimetri.
A Potenza 3mila quintali di sale. Tremila quintali di sale, più del doppio rispetto alla quantità consigliata in condizioni di neve ordinarie, sono stati sparsi nelle ultime 48 ore sulle strade a Potenza, per contrastare le forti nevicate che stanno interessando la città e quasi tutta la regione, dove però la circolazione automobilistica avviene con disagi contenuti.
Preallarme a Milano. È scattato ieri pomeriggio il preallarme neve a Milano. Sono 330 i mezzi e 693 gli uomini pronti a intervenire per 48 ore per limitare i disagi in caso di nevicate.
Roma, stazioni aperte di notte.

Il Prefetto di Roma Achille Serra ha richiesto l’apertura notturna delle stazioni ferroviarie Termini e Ostiense per dare accoglienza a persone senza fissa dimora che devono affrontare le temperature rigide delle ultime notti.
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