Migranti e musulmani insieme al Palasharp

Alberto Giannoni

È andato secondo le previsioni il primo giorno di convivenza fra migranti e musulmani. A Lampugnano ieri era giorno di preghiera e direttore dell'istituto culturale islamico, Abdel Hamid Shaari, non ha niente da eccepire: «Non rappresenteranno un problema - assicura Shaari - troveremo sempre il modo di stare insieme». Molto diversa l'opinione di Matteo Salvini, segretario della Lega e consigliere comunale: «Al Palasharp ci sono cresciuto da bambino - ha detto a Orario continuato su Telelombardia - a vedere concerti, partite di pallavolo e di pallacanestro mentre adesso c'è l'alternanza di clandestini islamici, islamici clandestini, vi rendete conto? È un dramma che una bellissima struttura come quella per colpa del Comune stia cadendo a pezzi». Simile l'opinione del consigliere regionale di Fdi Riccardo De Corato: «Islamici, migranti e mercato abusivo: Salaha confezionato un bel pacchetto per il Palasharp e per i milanesi che abitano in zona». La Lega interviene anche sulla situazione del Gratosoglio, evidenziata dai residenti nel corso di un incontro con l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza.

«Milano popolare» intanto, con Matteo Forte, ha presentato le sue proposte per un nuovo piano per l'accoglienza e l'integrazione: «Più Sprar e meno Cas» (tutelare i rifugiati), definire i livelli di standard di accoglienza, con screening sanitario, supporto legale, studio della lingua italiana. Fra le proposte una rete per il risparmio assistito, progetti di affido per i minori non accompagnati, un più efficace contrasto di «passatori» e organizzazioni criminali e infine strategie di contro-radicalizzazione.

Oggi e domani, per «Puliamo il Mondo» di Legambiente, alla pulizia delle aree verdi parteciperanno i richiedenti asilo ospiti delle strutture di accoglienza della città.

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