Speciale Ambiente

Milano, modello europeo per teleriscaldamento e investimenti

Al centro del convegno "Energie, città e ambiente" le tematiche del teleriscaldamento e della mobilità elettrica a Milano, all'avanguardia nella lotta contro l'inquinamento

Milano, modello europeo per teleriscaldamento e investimenti

Si è svolto il 16 novembre presso Palazzo Marino il convegno “Energia, città e ambiente a Milano, Oslo, Parigi: progetti e tecnologie pulite contro l’inquinamento”. Al convegno, il cui tema centrale erano le politiche ambientali, hanno partecipato il Sindaco di Milano Letizia Moratti, il neoeletto Assessore alla Mobilità e all’Ambiente Paolo Massari, il Sottosegretario di Stato Ministero allo Sviluppo Economico Stefano Saglia, l’Amministratore Delegato Coriance Yves Lederer e Steffen Birkeland Project Manager Building Department Hafslund Fjernvarme AS, l’azienda che fornisce energia a gran parte della Norvergia. Ha aperto il convegno il Sindaco Letizia Moratti che ha sottolineato come l’impegno di Milano per ridurre le emissioni inquinanti colloca la città ai primi posti tra le metropoli europee che più hanno investito e stanno investendo nel teleriscaldamento.

In soli tre anni Milano ha guadagnato ben 36 posizioni nella classifica delle città italiane più impegnate nello sviluppo del teleriscaldamento passando dall’82simo posto nel 2006 rispetto alle 103 città monitorate al 46simo nel 2009. Il primo grande risultato – ha ricordato la Moratti- è relativo alla qualità dell’aria: il numero di superamenti del valore limite di 50 microgrammi al metro cubo - limite di tolleranza per la salute indicato dalla normativa vigente- è diminuito del 25% rispetto a sei anni precedenti, passando da 153 superamenti nel 2005 a 111 nel 2008, e la concentrazione media di Pm10 a Milano sta diminuendo di circa 1 microgrammo all’anno. Questi risultati sono dovuti innanzitutto alle numerose misure adottate dall’amministrazione per migliorare la qualità dell’ambiente urbano: dagli interventi nel settore della mobilità (Ecopass, al bike-sharing, rinforzo del trasporto pubblico locale e il car sharing) al forte impegno sul fronte della termovalorizzazione. Se si pensa che nel 2008 sono state termovalorizzate 455 mila tonnellate di rifiuti , si comprende quanto questo sia un servizio di primaria necessità per la città, utile per ottimizzare la valorizzazione energetica dei rifiuti residui, cogenerando energia elettrica e calore per il teleriscaldamento.

Il Primo Cittadino ha infine introdotto il tema del teleriscaldamento, sviluppato poi dall’intervento del Presidente del gruppo A2A Giuliano Zuccoli. Il Presidente ha sottolineato l’impegnato del gruppo nello sviluppo di due progetti in tema di sostenibilità ambientale: la mobilità elettrica e e il piano di sviluppo del teleriscaldamento a Milano. Gli abitanti raggiunti dal Piano del teleriscaldamento- in atto dal 1996- si aggiungono a quelli già serviti nel 2006 -circa 130.000- così che nel 2012 si stima che saranno circa 500.000 gli abitanti raggiunti dal teleriscaldamento per i quale è previsto un progetto di investimento da 300 milioni di euro. Complessivamente il progetto prevede la conversione al teleriscaldamento di circa 200 impianti e la trasformazione a metano di 86 impianti per arrivare a 240 chilometri di rete e 750 mila allacciamenti. Attraverso l’applicazione di questo piano si stima che ogni nucleo familiare potrà risparmiare da 400 a 1000 euro ogni anno. Zuccoli ha quindi ricordato come il teleriscaldamento può essere sviluppato anche attraverso l’integrazione con il Ciclo Idrico Integrato; in questo modo il servizio di teleriscaldamento porterebbe a un risparmio di energia primaria di 48.000 TEP/a e a una riduzione delle emissioni di CO2 di 150.000 t/a.

Altro versante su cui A2A è fortemente impegnato è il progetto di sviluppo della mobilità elettrica. A questo proposito Zuccoli ha ricordato come A2A ha già avviato con diversi partner Istituzionali un progetto pilota “Auto Elettriche” costituito da circa 70 veicoli e 270 punti di ricarica di cui 200 presso parcheggi già esistenti.

La preparazione del progetto pilota, che prevede un’ampia gamma di veicoli, è stata completata: la prossima fase è la realizzazione per cui A2A si sta impegnando con il sostegno indispensabile dell’amministrazione.

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