Elezioni Regionali 2018

Diciotto consiglieri in fuga dal Comune Chi esce (e chi entra)

Mezza aula in corsa tra Politiche e Regionali. Tra i primi non eletti Massaro e Veronesi

Diciotto consiglieri  in fuga dal Comune Chi esce (e chi entra)

Diciassette (forse diciotto) consiglieri su 48 in fuga dal Comune. Lunedì è scaduto il termine per depositare le liste elettorali per Camera e Senato, c'è tempo fino a sabato per chiudere quelle delle Regionali ma già si intuisce che il voto del 4 marzo potrebbe scatenare un terremoto a Palazzo Marino, sia prima che dopo. Prima perchè con mezzo consiglio concentrato sulla campagna e delibere pesanti come il Bilancio di previsione e la modifica del regolamento Tari da approvare entro febbraio, tenere il numero legale o convocare sedute a oltranza sarà una mission impossible. Dopo perchè, fermo restando che il doppio ruolo non è incompatibile e quindi chi è eletto a Roma o al Pirellone potrebbe mantenere anche la poltrona in Comune, sulla carta si potrebbe rinnovare notevolmente il consiglio. E tra i nomi in «sala d'attesa» ci sono l'ex campione del Milan e della Nazionale Daniele Massaro che nel 2016 si era candidato con Fi o il direttore d'orchestra Alberto Veronesi, primo non eletto della lista civica del sindaco.

Tutto in campo il gruppo della Lega: Matteo Salvini per il Senato, il capogruppo Alessandro Morelli e Laura Molteni per la Camera, Massimiliano Bastoni per la Regione. Quasi garantito almeno l'ingresso di Gabriele Abbiati, giovane ex consigliere in zona 9, la lista dei non eletti proseguiva con Gianmarco Senna (che corre anche per la Regione), Francesca Testa, Luca Lepore (che siede in Municipio), si potrebbe arrivare fino a Alessandro Giacomazzi. In Forza Italia solo Alessandro De Chirico non è in campagna, tutti in corsa gli altri 7 consiglieri. Gianluca Comazzi e Silvia Sardone tentano il salto in Regione, candidati alla Camera Mariastella Gelmini, Luigi Pagliuca, Fabrizio De Pasquale, Pietro Tatarella e Luigi Amicone. I primi non eletti? L'ex assessore Andrea Mascaretti, Gianfranco Baldassarre, Simone Paleari, Massaro, Emilio Boccalini, Pietro Celestino e Mariano Cantale. Stefano Parisi, candidato governatore del centrodestra nel Lazio dopo aver sfidato Sala nel 2016, dovrebbe lasciare il posto al più votato tra i non eletti, l'ex vicesindaco di Riccardo De Corato: con lui Fdi tornerebbe ad avere un esponente a Milano. Scioglierà le riserve domani ma dovrebbe candidarsi in Regione Manfredi Palmeri (Energie per l'Italia), primo non eletto della lista Parisi era Francesco Migliarese. Nel centrosinistra, per la lista Sala si candidano in Regione Elisabetta Strada, in Senato l'ex assessore arancione Franco D'Alfonso, sulla porta Veronesi e Piero Maranghi, fondatore di Classica Tv. Per Insieme x Milano ci prova solo David Gentili (in Regione), il primo non eletto era il verde Enrico Fedrighini (ma il posto potrebbe andare ai dem). Nel Pd in corsa solo Paola Bocci per la Regione e Diana De Marchi per il Senato, sperano Alessandro Giungi (anche in lista per la Regione) e Daniele Nahum, ex vicepresidente della Comunità ebraica.

Tutti fermi al loro posto i tre 5 Stelle.

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