Le ali di Milano

"E ora lo scalo toccherà i 40 milioni di passeggeri"

Il presidente di Sea Pietro Modiano: "L'aumento del traffico a Malpensa è coinciso con la qualità"

"E ora lo scalo toccherà i 40 milioni di passeggeri"

Pietro Modiano, banchiere, dal 2013 è presidente della Sea. Che cosa ricorda dell'apertura di vent'anni fa?

«C'era aspettativa per un progetto che arricchiva Milano. Certo, c'erano i linatisti, che rappresentavano la parte più conservatrice della città. E ci fu anche chi restò deluso, perché nella patria del design avrebbero voluto un aeroporto più glamour...».

A questo poi ha pensato lei.

«Quando arrivai mi resi conto che, così com'era, lo scalo non piaceva. Trovai dei buoni progetti nel cassetto e così si poté andare spediti con i lavori di riallestimento. Oggi è un bell'aeroporto, ha attratto i grandi marchi ed è l'area commerciale milanese con il più alto fatturato dopo il Quadrilatero della moda».

Le viene riconosciuto di aver fatto superare il dualismo tra Linate e Malpensa

«Ho voluto subito verificare i numeri, e la risposta fu che Linate non sottraeva traffico a Malpensa. Le fughe dei milanesi diretti a Linate a una destinazione intercontinentale con scalo in un hub europeo, erano solo 1,5 milioni all'anno. La destinazione principale era New York, con 300mila passeggeri, ma tutto il resto era molto parcellizzato, non sufficiente a generare domanda aggiuntiva a Malpensa, se Linate fosse stato chiuso. Fatta quest'analisi, l'argomento si esaurì. Anzi...».

Anzi?

«Si capì che il sistema milanese era rafforzato e non indebolito dai due aeroporti. Considerando poi anche Bergamo, si fece largo l'idea che la pluralità di scali era un elemento attraente».

Malpensa cresce.

«Nel 2014 i passeggeri di lungo raggio erano 4,2 milioni, oggi sono 6; l'aumento di traffico complessivo è coinciso con maggiore connettività diretta per gli affari e il turismo di Milano».

Lei ha anche concluso la spinosa vicenda dell'handling.

«Siamo riusciti a razionalizzare l'ex Sea Handling senza licenziamenti, tagliando i costi del 20%, e a venderla a un acquirente leader come Dnata».

Il futuro?

«Malpensa può arrivare a 40 milioni di passeggeri, con un modello misto punto a punto e hub, quest'ultimo grazie a Air Italy.

Che ci sia ancora spazio per crescere le dà una grande forza e aumenta il suo valore».

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