Le ali di Milano

Michelangelo, un ristorante gourmand a Linate

Aperto nello scalo un nuovo ristorante dedicato a tutti gli amati della buona tavola: piatti firmati dallo chef emergente Michelangelo Citino. E' il primo ad "alta gastronomia" in un aeroporto italiano, nato da un'idea di MyChef e Sea e inserito nel circuiti del gusto cittadini. Menù degustazione, alla carta e tre menù a "tempo garantito" per chi viaggia. Per chi arriva da Milano parcheggio gratuito. Sala con vista sulle piste e connubio cibo - arte con una mostra di quadri di Silvano Castelli

Michelangelo, un ristorante gourmand a Linate

Un ristorante gourmand in aeroporto, una prima volta particolare che richiama altre iniziative di successo in grandi aree pubbliche della mobilità cone Gordon Ramsey a Heathrow, grande aerostazione di Londra, Le Train Bleu alla Gare de Lyon a Parigi, il Grand Central Oyster Bar alla Central Station di New York. Ora è la volta di Milano Linate con il Michelangelo Restaurant affacciato sulle piste e sugli aerei del city airport del capoluogo lombardo che fra arredamento di design luminoso e minimal, un tocco arte con quadri di artisti italiani - diversi di volta in volta - in bella mostra lungo una parete, propone piatti "d'autore" firmati da Michelangelo Citino. Chef emergente nel panorama nazionale con esperienze importanti con Gualtiero Marchesi, Davide Oldani, Alain Ducasse, Paola Budel e infine con MyChef che gli propone di assumere la direzione del T-Design Restaurant Cafè della Triennale di Milano per MyChef Emotion e ora lancia, assieme a lui il Michelangelo Restaurant a Linate.

Un ristorante vicino alle nuvole, al mondo dei viaggiatori senza confini che guarda anche al grande appuntamento di Expo 2015 e allarga i punti di riferimento della ristorazione milanese a una della grandi porte d'accesso alla metropoli. Progetto ambizioso, nato da un'idea di MyChef (leader nella ristorazione aeroportuale) e Sea (la società di gestione degli scali milanesi), con una collocazione strategica al secondo piano di Linate, nell'area delle partenze.

Il Michelangelo si colloca dunque in una location particolare e originale anche per chi cerca una cucina gourmand e non deve necessariamente partire o attendere chi arriva, ma è aperto alla città aggiungendosi alla mappa del buon mangiare e del ben fatto in tavola tanto che per gli ospiti è previsto anche il parcheggio gratuito nell'aerostazione - come ha voluto ricordare Giulio De Metrio, chief operating officer di Sea durante la serata inaugurale.

Grande attenzione ai menù, dunque, da parte di Cittino affiancato dallo chef Andrea Iudica, che oltre alla "impaginazione dei piatti" (una delle sue cifre professionali) privilegia la scelta delle materie prime, i colori, i profumi e i sapori che fanno il gusto del piatto "ben fatto e buono". Con una carta che tiene conto delle esigenze di chi viaggia e propone anche menù a tempo garantito se di tempo a disposizione non ce n'è molto e il decollo "incombe". Il menù time prevede infatti tre proposte: piatto unico della settimana servito in 8 minuti; nostro hamburger pronto in 12 minuti; menù del giorno sul tavolo in 40 minuti. Poi ci sono i menù degustazione fra cui scegliere (uno dedicato alla tradizione italiana) e il classico menù alla carta. Ben fornita la cantina (da segnalare la partnership con Pommery) che offre una scelta ampia di etichette di qualità ed è un bella vista nella sala, come la cucina, separata da una grande vetrata che fa da scenografia davanti ai tavoli, uno diverso dall'altro.

Cibo e arte, abbiamo detto, ed ecco che la creatività italiana mette in mostra il pittore Silvano Castelli, milanese, che fonde elementi di arte astratta con altri della pop arte fra simbologie, contrasti tra vecchio e nuovo, messaggio rivolto agli uomini di successo perché pensino anche "all'anima, non solo al potere".

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