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Dopo le minacce Arriva lesercito contro i picciotti della Calabria
Nelle strade di Reggio Calabria torneranno i soldati a proteggere gli edifici già bersaglio della ndrangheta. La richiesta è partita ieri mattina dalla prefettura. Al tavolo col prefetto cerano il questore, i comandanti di carabinieri e Gdf, il direttore della Dia e i due magistrati maggiormente nel mirino, i procuratori Salvatore Di Landro e Giuseppe Pignatone. Un incontro durato un paio dore per decidere di chiedere a Maroni linvio dei militari a presidiare gli obiettivi sensibili, e liberare uomini delle forze dellordine da destinare alle indagini ed al controllo del territorio. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha già comunicato la disponibilità del governo. Lesercito dovrebbe vigilare soprattutto sulla procura generale, davanti alla quale il 3 gennaio scorso esplose una bombola di gas innescata da un panetto di tritolo, e sulla procura della repubblica, lufficio dove operano i magistrati oggetto, negli ultimi dieci mesi, del rosario di minacce, lettere con proiettili, sabotaggi delle auto di servizio, fino allultimo avvertimento di due giorni fa: il bazooka fatto ritrovare a poche centinaia di metri dallufficio del procuratore capo Pignatone.
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