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iPhone, quanto mi costi? Ecco come si arriva a più di mille euro

Sono numerose le voci che contribuiscono a far lievitare i prezzi degli iPhone: ecco quali e perché costano di più in Italia rispetto agli Stati Uniti

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Anche se per i neonati iPhone 15 e i suoi modelli i prezzi sono addirittura più bassi rispetto al predecessore, le cifre medie superano di gran lunga i mille euro, eccezion fatta per il modello base e con la memoria meno capiente (64GB) che in Italia viene venduto a 969 euro. Per il top di gamma, invece, si arriva anche a 1.979 euro (memoria di un Terabyte).

Come si arriva a questi prezzi

Ma come è possibile che questi smartphone arrivino a prezzi così elevati? Secondo alcune analisi condotte da Counterpoint Research, una società di ricerche di mercato tecnologiche globali nel settore Tmt, i materiali e componenti sempre più tecnologici e all'avanguardia hanno un costo non indifferente che aumenta progressivamente nel tempo come accaduto per la versione base da 128 gb di memoria che ha visto aumenti del 3.4%.

Scendendo più a fondo, scopriamo che è il processore a essere il componente più costoso rappresentando almeno il 20% di tutti gli altri materiali. Il Corriere spiega che ci sono altissimi costi anche per la ricerca e lo sviluppo, settori in cui la Apple è senz'altro tra le migliori aziende: soltanto nel 2022 la cifra spesa da Cupertino si aggirava intorno ai 26 miliardi di dollari senza considerare i costi per la manifattura, l'assemblaggio dello smartphone e l'imballaggio. Sicuramente, una leva importante è data dalla "fedeltà" dei suoi clienti, pronti a sborsare cifre esorbitanti invogliati anche dagli operatori telefonici che consentono una vendita rateizzata dell'iPhone (oltre alla stessa Apple).

Ecco che, anche per queste ragioni, la crisi non c'è e se c'è non è tale da far preoccupare il colosso americano. Ai prezzi sopra elencati vanno aggiunti quelli per tutte le campagne di marketing e comunicazione e il personale che, in tutto il mondo, conta migliaia di dipendenti come ricordano i numeri dello scorso anno con circa 164mila occupati a tempo pieno. Il prezzo del telefonino, inoltre, consiste anche nella differenza tra il distributore e i rivenditori oltre alla cifra che deve intascare il negoziante.

E poi, se negli Stati Uniti i prezzi sono leggermente inferiori su ogni categoria (perché la cifra non considera le tasse), in altri Paesi come l'Italia c'è la criticità di altri balzelli quali, ad esempio, i costi di spedizione da oltreoceano. Non dimentichiamoci che in Italia l'Iva è al 22%, una delle più alte al mondo e infine ecco la Siae che ottiene quasi sette euro sui prodotti dai 128 gb in su.

Se si sommano tutte queste voci, è molto facile arrivare ai prezzi che oggi leggiamo.

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